Seggiolini auto: migliori prodotti del 2024, prezzi, recensioni, opinioni, normative
La classifica dei migliori seggiolini auto del 2024: dal primo al settimo posto
1 Peg Perego Viaggio Flex Seggiolino Auto, Unisex Bambini, Nero, 56 x 44 x 66 cm
Un seggiolino auto notevole sotto ogni aspetto, che fanno del Peg Perego Flex un top di gamma assoluto per qualità e valori delle prestazioni offerte, ad un costo competitivo rispetto ai modelli più sofisticati, in grado oltretutto di essere completamente ammortizzato anche nel lungo periodo. Parliamo di un seggiolino pieghevole, che si può montare e smontare con molta facilità occupando pochissimo spazio nel bagagliaio, e di un prodotto tecnologicamente all’avanguardia, con…
2 Chicco YOUniverse Seggiolino Auto 9-36 kg Reclinabile, Gruppo 1/2/3 per Bambini da 1 a 12 Anni, Facile da Installare…
Bisogna scendere a un livello di pignoleria molto sottile per trovare delle reali manchevolezze a un seggiolino come questo Chicco Youniverse, che non esitiamo a definire tra i migliori prodotti a disposizioni sul mercato oggi: qualcuno potrebbe lamentarsi dell’assenza di Isofix, qualcun altro potrebbe storcere il naso perché non ci sono accessori come portabicchieri o capottine parasole, ma invero il seggiolino in sé è quanto di meglio si può reperire…
3 Chicco Seggiolino Auto Youniverse, Grigio, 12 mesi – 12 anni, Grigio chiaro
Il seggiolino per auto Chicco Youniverse è un modello avente davvero un ottimo rapporto qualità-prezzo sotto molti punti di vista. In primis per il fatto che è stato progettato per i bambini dai 9 ai 36 Kg di peso, garanzia quindi del suo massimo sfruttamento negli anni. Inoltre si tratta di un seggiolino sottoposto a numerosi test di sicurezza, in grado di proteggere il bambino anche contro gli urti laterali. Di…
4 Chicco GoOne Seggiolino Auto, Grigio
Questo modello di seggiolino auto è il sistema ideale per portare un bimbo in automobile sicuri del massimo comfort e della massima sicurezza. Grazie alle diverse componenti del tutto rispondenti alle principali esigenze di un genitore e di un bambino, questo seggiolino auto risulta tra i migliori anche per il rapporto qualità prezzo. I bambini potranno viaggiare comodi anche per lunghi tragitti, cambiare posizione e avere sempre un rivestimento pulito.…
5 Foppapedretti Babyroad Seggiolino Auto, Gruppo 1-2-3 (9-36 Kg) per Bambini da 9 Mesi a 12 Anni Circa, senza IsoFix…
Il seggiolino da auto con schienale regolabile Babyroad del marchio Foppapedretti è un prodotto ricco di elementi davvero interessanti che lo rendono uno strumento piuttosto pratico da usare e molto funzionale. La struttura di questo seggiolino è realizzata in modo tale da poter essere sfruttata per un periodo piuttosto lungo, infatti si tratta proprio di un prodotto realizzato per essere ideale per ben 3 diversi gruppi di crescita: 1, 2…
6 Foppapedretti Clever Seggiolino Auto Gruppo 2-3 (15-36 Kg), per Bambini da 3 a 12 anni circa, Sport Grigio
Chi è alla ricerca di un secondo seggiolino o magari ha bisogno solo di un modello buono per brevi spostamenti in città può trovare nel Foppapedretti Clever un prodotto ideale, che riesce a coniugare qualità nella sicurezza e nel comfort con un prezzo davvero invitante, tra i più economici sul mercato. Chiaramente non è possibile pensare che le prestazioni complessive di un seggiolino per auto come questi siano paragonabili con i prodotti…
7 Kiwy 14003KW05B SLF23 Seggiolino Auto, Aloe
Possiamo concludere la nostra recensione del seggiolino da auto Kiwy 13123 KW01B, andando a riassumere in breve quelle che sono le migliori qualità e caratteristiche di questo prodotto che vi permetterà di trasportare in tutta sicurezza i vostri bambini. La struttura del seggiolino è molto robusta e stabile ed è realizzata con dei materiali di ottima qualità. Inoltre la struttura è provvista di una serie di elementi che rendono il…
Nella giornata di lunedì 6 agosto 2018 la Commissione Trasporti della Camera ha approvato il disegno di legge che prevede l’obbligo di montare i seggiolini salva bebè anti-abbandono. Un dispositivo acustico e uno sonoro ricorderanno la presenza del bimbo a bordo. Il testo, recante le nome di ‘introduzione dell’obbligo di installazione di dispositivi per prevenire l’abbandono dei bambini nei veicoli chiusi‘, dovrà ora passare alla Camera ma si lavora per fare in modo che la legge diventi obbligatoria dal 1 gennaio del prossimo anno.
Nella legge ‘Salva Bebè’ previsti anche due articoli in materia di agevolazioni fiscali e detrazioni fino a 200 euro per l’acquisto del seggiolino auto con sensore di allarme che avviseranno anche quando l’auto è stata spenta. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti opererà in stretta collaborazione con il Ministero dell’Economia per ricercare le coperture finanziarie inserite già in legge di Bilancio con l’obiettivo di ridurre e evitare gli eventi che in questi ultimi anni abbiamo visto sempre più aumentare.
I 3 fattori da considerare nella scelta del seggiolino auto
La scelta di un seggiolino adeguato al piccolo e omologato, con una struttura affidabile e assicurata saldamente alla vostra auto dipende da 3 fattori, ricordando il rispetto delle normative vigenti in materia di trasporto di piccoli fino a 36 mesi e di statura inferiore ai 150 cm:
- peso
- età
- tipologia aggancio seggiolino nella vostra auto
È però importante mettere in evidenza che l’età del bambino rientra tra i fattori da prendere in considerazione per la scelta di acquisto ma è un dato irrilevante: non tutti i bambini hanno lo stesso peso e altezza all’età indicata quale parametro, ma il fattore di importanza fondamentale per assicurare il bimbo in auto e ridurre l’impatto è il peso o massa corporea.
Esistono due normative differenti per l’omologazione dei seggiolini auto che utilizza peso e altezza per definire la correttezza di installazione del dispositivo in auto in relazione allo stesso bambino:
- ECE R44/04 raggruppano i seggiolini in base al peso del bimbo
- I-Size – o meglio conosciuta come UN R129 – utilizza come criterio l’altezza
È la normativa emessa dalla Commissione europea ECE R44 che stabilisce i criteri di scelta del seggiolino auto in relazione al peso del bambino suddividendo i dispositivi in 5 gruppi:
- Gruppo 0, le navicelle: peso inferiore ai 10 kg
- Gruppo 0+, gli ovetti: perso inferiore ai 13 kg
- Gruppo 1: tra i 9 e 18 kg
- Gruppo 2: tra i 15 e 25 kg
- Gruppo 3: tra i 22 e 36 kg.
Le differenti tipologie di seggiolini auto sono anche suddivise per statura, ai sensi della nuova normativa europea ECE R129, dalla nascita e fino ai 1,50 cm, della quale classificazione parleremo più avanti. Come vedremo qui di seguito, alcune tipologie di seggiolini possono interessare le stesse fasi di vita e di peso, ma non costituiscono modelli identici: le differenze sono nella modalità di aggancio al veicolo, al posizionamento e alla predisposizione della vostra auto, oltre che alle caratteristiche opzionali che sceglierete per rendere il viaggio al vostro bimbo maggiormente piacevole o agevolare la seduta o la presa durante la discesa dal veicolo.
Consideriamo l’altezza
Il secondo fattore da considerare è l’altezza: superati i 36 kg, più o meno intorno ai 12 anni, e l’altezza di 1,50 cm, i bambini possono viaggiare come gli adulti nel sedile anteriore o posteriore con la cintura indossata. nello specifico, i dispositivi sono classificati in relazione alla statura, se omologati I-Size o ECE-R129.
I seggiolini auto I-Size possono però coprire differenti intervalli di altezza:
- modelli che partono dai 60 cm – per bimbi dai 3-6 mesi circa
- modelli che arrivano fino ai 75-83 cm – per bimbi dai 12 ai 18 mesi circa
Partiamo però dalle tipologie per gruppi, dalle denominazioni più comuni e dunque maggiormente conosciute, per comprendere meglio la normativa e quali sistemi di ritenuta utilizzare per il vostro bimbo in base a peso, altezza, auto.
È il dispositivo da scegliere per il trasporto del vostro piccolo dalla nascita e fino ad un peso di 10 Kg. Si chiamano navicelle e sono agganciate al sedile posteriore dell’auto tramite degli altri strumenti di sicurezza integrati al dispositivo. La navicella consente al bimbo di viaggiare sdraiato e deve essere installata in modo trasversale al senso di marcia riducendo la percentuale di movimento durante l’urto intrinseco all’installazione del dispositivo. In questa collocazione il bimbo può mantenere la posizione supina e dormire – tipico dei neonati.
Questa tipologia deve essere utilizzata fino a quando il bimbo non si regge con la testa e per questo motivo l’intera struttura è stata progettata con cinture interne allo schienale, adattabile alla lunghezza del corpo del bambino grazie alla presenza di un riduttore. La forma è quella di una culla ovale che si estende in lunghezza, imbottita sulle parti laterali e nella zona alta per contenere le parti più delicate del neonato e in modo particolare la testa che risulta più pesante e dunque maggiormente sollecitata in caso di urti. Molti modelli sono dotati anche di spartigambe, altro metodo per racchiudere il bimbo e ‘farlo un tutt’uno’ con il seggiolino.
È necessario acquistare ‘il kit di sicurezza’ in quanto molto spesso non viene dato in dotazione con l’acquisto. Gli ultimi modelli di navicella sono dotati di agganci a tre punti che sostituiscono la fascia tradizionale oltre ad altri componenti per ridurre gli impatti laterali. Negli ultimi sistemi Isofix, agganci integrati ai sedili dell’auto stessa e della sua carrozzeria, gli agganci sono su 5 punti. È anche possibile scegliere delle tipologie che permettano di semplificare la seduta e la discesa del piccolo, o meglio la presa, optando per navicelle con la rotazione del dispositivo e con i livelli di inclinazione, in relazione allo stare del bimbo in macchina, utile sopratutto dopo il terzo mese di vita, in cui il piccolo comincerà a reggersi con la testa e non starà sempre in posizione supina.
Ricordiamo comunque che a partire da un solo giorno di vita, è possibile optare sia per la navicella del Gruppo 0 sia per l’ovetto del Gruppo 0+ in relazione alla vostra esigenze e alla compatibilità con la vostra autovettura. L’unica differenza, oltre alla loro struttura, è il verso o modalità di installazione: l’ovetto deve essere collocato nel sedile posteriore e in verso contrario al senso di marcia, non in modo trasversale.
Gruppo 0+, gli ovetti per bimbi fino ai 13 kg, i migliori dell’anno
Anche questa tipologia di seggiolino può essere utilizzata dalla nascita e fino a un peso massimo di 13 Kg. Conosciuti anche come ovetti per la loro forma caratteristica a uovo, possono essere assicurati anche al sedile anteriore nel senso inverso di marcia, ma solo in un limite di 15 mesi o ai 9 kg. Molto spesso è venduto con un cuscino riduttore, che consente al piccolo appena nato – da un giorno in poi, per intenderci – di viaggiare più comodo e di non sprofondare nell’imbottitura e nelle protezioni laterali dell’ovetto. Con questa tipologia di seggiolino sarà possibile vedere il bimbo in faccia, proprio per la possibilità di aggancio anche nel sedile anteriore al lato del guidatore, ma è anche possibile posizionarlo nel sedile di dietro, fermo restando che debba essere disposto sempre nel senso contrario di marcia.
È necessario disattivare l’airbag frontale ai sensi dell’art.172 del Codice della Strada, in caso in caso di urto, con l’apertura del dispositivo di sicurezza, il bimbo resterebbe bloccato e letteralmente schiacciato. Per lo stesso motivo, quando si viaggia da soli in auto con il piccolo, è maggiormente comodo posizionare l’ovetto nel sedile posteriore dietro il passeggero, in verso contrario al senso di marcia, in modo che possiate controllarlo costantemente dallo specchietto retrovisore senza girare troppo la testa e distrarvi alla guida.
Dai 15 mesi in poi o superati i 9 kg, il seggiolino auto di questa tipologia dovrà essere agganciato al sedile posteriore. Considerate che questa è la fase di crescita più difficile per lo stare in auto, in quanto il bimbo inizia a muoversi e a non volere stare fermo; la posizione di installazione in verso contrario al senso di marcia, è consigliabile che sia mantenuta il più a lungo possibile, dunque non preoccupatevi che le gambe del vostro piccolo sporgano un poco, ma assicuratevi che lo schienale sia completamente adattato alla lunghezza della colonna vertebrale, che il collo sia perfettamente accolto dalle protezioni laterali e che la testa sia completamente abbracciata e sostenuta dal poggiatesta.
Anche le cinture interne dell’ovetto devono essere ben tese e scorrere in modo rettilineo al corpo del piccolo, senza pieghe; non devono essere troppo strette però. Inoltre è importante assicurare il seggiolino con le cinture della vostra vettura: se la cintura è troppo corta, si deve necessariamente installare un modello con base separata. Ricordate di togliere sempre il giubbotto o la giacca al bimbo, in modo che le cinture scorrano il più vicino possibile al corpo e non invalidino la protezione del sostegno dorsale – oltre a far tendere il bimbo verso il basso.
In base alla tipologia dell’auto e alle modalità di installazione di aggancio del seggiolino, i prodotti del Gruppo 0+ possono essere assicurati tramite le cinture di sicurezza o con gli strumenti di ancoraggio disposti nel veicolo come gli agganci di sicurezza Isofix, per i quali è necessario verificare preventivamente la compatibilità tra tipologia seggiolino e la vostra auto.
I dispositivi Isofix presentano due punti di tenuta rigidi saldati alla carrozzeria dell’auto e dei ganci corrispondenti al sedile del seggiolino, sistema che sostituisce la cintura dei sicurezza dell’auto permettendo al seggiolino di restare ancorato all’auto – facendone quasi parte. Già a partire dal 2014 è stato studiato anche il terzo unto di aggancio e inserito nei nuovi modelli di auto che consente l’antirotazione riducendo lo spostamento della testa del bimbo in caso di urto. Tra i tre principali: Top Tether, piede di supporto interno, sistema di antirotazione interno.
Il primo, la cinghia di stabilizzazione chiamata anche Top Tether, consente di ottenere un collegamento diretto di aggancio direttamente alla vettura, una sorta di asta allungata che migliora anche la stabilità del seggiolino; il secondo strumento invece consente di agevolare la seduta e l’allaccio del bimbo e la discesa dal veicolo – sopratutto quando il bimbo ha pochi mesi – ruotando il dispositivo e tenendolo il più vicino possibile a noi.
Gruppo 01, per bimbi dai 9 ai 18 kg: migliori prodotti del 2024
Questa tipologia di seggiolini deve essere agganciata esclusivamente nel senso di marcia del veicolo tramite cinture di sicurezza, sistema di sicurezza Isofix omologato nella maggior parte delle auto o strumenti di supporto indipendenti come Top Tether o piede di supporto. Il dispositivo si presenta con la classica forma a poltroncina, consta di un poggiatesta e di protezioni laterali; le cinture interne presentano delle imbottiture con antiscivolo; la presenza di uno spartigambe facilita la ritenuta del bimbo anche quando è stanco o dorme, permettendo di ridurre lo scendere troppo in basso dalla seduta e dallo schienale.
Il seggiolino del gruppo 1 può essere utilizzato dai 9 mesi e fino a circa i 4 anni, in considerazione del peso del bimbo. Ricordiamo inoltre che questo è il primo seggiolino dopo l’ovetto che può essere posizionato secondo il verso di marcia dell’auto, anche se è consigliato di installare e trasportare il bimbo il più a lungo possibile secondo il verso contrario. Dal momento che questo è possibile fino al 15esimo mese, è bene sfruttare questa possibilità, ma questo particolare deve essere deciso da voi genitori.
Cosa dice la normativa? In relazione alla ECE R44 sopra indicata, dopo i 9 Kg il bimbo può viaggiare allocato nel seggiolino assicurato al sedile anteriore o posteriore, secondo esclusivamente il senso di marcia della vettura; ultimamente il parametro è stato modificato nel limite di 15 mesi. Dal 2017 le nuove norme di omologazione prevedono che i nuovi prodotti omologati commercializzati debbano avere lo schienale fino ai 125 cm.
Nel dettaglio, il seggiolino auto del gruppo 1 copre un periodo indicativo che parte dai 9 mesi ai 4 anni circa, in relazione al peso del bimbo, ma sopratutto dell’età. Fino ai 15 mesi, il bimbo può ancora viaggiare con il seggiolino installato nel verso contrario di marcia dell’auto, motivo per cui se rientra nel peso fino a 13 kg, è possibile continuare ad utilizzare il dispositivo del gruppo 0+ o l’ovetto per consentire di mantenere per più tempo possibile questa tipologia di installazione. Alcuni sistemi di ritenuta del seggiolino auto possono coprire contemporaneamente diverse fasce di peso e possono essere utilizzati per tutti i gruppi di cui fanno parte:
- Gruppo 0+ e gruppo 1, che comprende il periodo dalla nascita fino ai 18 kg: fino ai 9 kg in senso contrario di marcia; a seguito, installazione in senso di marcia.
- Gruppo 1, 2 e 3 dai 9 ai 36 kg, sono delle tipologie di dispositivi creati e omologati per seguire la crescita (l’aumento di peso) del bimbo. Per questo motivo consentono di essere trasformati dal gruppo 1 con cinture integrate nel seggiolino che possono essere smontate con il passaggio al gruppo 2 con i rialzi con sistema di ritenuta da assicurare con le cinture di sicurezza ordinarie della vettura o sistema Isofix, in relazione all’auto. Viaggiano in senso di marcia. Lo stesso accade con il passaggio al gruppo 3, con la possibilità di smontare lo schienale e fruire esclusivamente dell’alzatina.
Gruppo 02, per bimbi dai 15 ai 25 Kg: classifica migliori modelli
La tipologia di seggiolino auto del gruppo 2 prevede in dotazione dei rialzi con schienale per consentire al bimbo di stare seduto nel seggiolino all’altezza corretta per l’aggancio delle cinture del veicolo stesso.
Si tratta infatti di rialzi senza schienale che permettono di sollevare il bimbo all’altezza corretta per poter viaggiare come un adulto e ricolto nel senso di marcia della vettura. Questa tipologia di ritenuta è costituita da tratta di cuscini dotati di braccioli – ma esistono in commercio anche delle tipologie che non ne hanno – che si dispongono sul sedile della vettura e permettono al bimbo di sollevarsi di 10-15 cm per mantenere un’altezza adeguata alla fruizione della cintura di sicurezza dell’auto. Il bambino in questo caso è assicurato sulle spalle, al petto e al bacino tramite il dispositivo per poter utilizzare la cintura di sicurezza del veicolo. Se nell’auto è presente il sistema di sicurezza Isofix, il dispositivo può essere assicurato direttamente all’auto.
Sono conosciuti anche con il nome di alzatine e blooster, esistendo sul mercato differenti tipologie da scegliere in relazione alla vettura e al sistema di ritenuta presente in auto.
In relazione alla normativa con entrata in vigore dal 2017 in differenti fasi per permettere a tutti di adeguarsi alle nuove regole in materia di trasporto bimbi – e in modo particolare proprio per l’installazione dei seggiolini del gruppo 2 e 3 – le alzatine, i rialzi e i blooster fino ai 125 cm di altezza del bimbo non potranno più essere omologate. Le nuove tipologie di seggiolino dovranno avere lo schienale fino a 125 cm di altezza: si tratta dei dispositivi per i bimbi con statura superiore ai 100 cm, di età compreso tra i 3/4 anni.
L’utilizzo del sistema di ritenuta con seggiolino o alzatina resta comunque obbligatorio per i bimbi fino circa 12 anni di statura fino a 150 cm, installando nel sedile posteriore dell’auto – per il momento in questa fase di entrata in vigore della normativa – le alzatine, i rialzi o i blooster a partire dai 22 kg, circa 6-7 anni, con aggancio tramite le cinture di sicurezza dell’auto stessa. Dal gennaio 2017 è stata vietata l’omologazione di questo tipo di dispositivi di ritenuta fino ai 125 cm di statura; allo stesso modo, nella seconda fase dell’entrata in vigore della normativa (R129), per i bimbi oltre i 100 cm si prevede l’omologazione dei soli dispositivi con schienale.
Il provvedimento e le modifiche apportate nella normativa in materia di trasporto bimbi con i sistemi di ritenuta con le sole alzatine hanno come obiettivo aumentare la sicurezza del trasporto in auto, che con lo schienale – in relazione anche ai risultati evidenziati con i crash test – permette di trattenere e attutire meglio impatti e urti. Lo schienale consente infatti alle cinture di essere agganciate in maniera più stabile, assicurando petto, spalle e la parte della clavicola in diagonale; permette inoltre di trattenere fermo il bimbo anche nel caso in cui si addormenti, senza farlo scivolare oltre la parte disponibile dell’intera poltroncina, in questo caso del solo rialzo. In prima fase comunque, rialzi, alzatine e blooster potranno ancora essere utilizzati per poi essere sanzionati a seguito del termine per l’adeguamento. Si tenga sempre a mente che se il bimbo ha un peso entro i 22 kg, può essere trasportato con un dispositivo del gruppo 3 fino al raggiungimento della statura di 150 cm.
Gruppo 03 per bimbi dai 22 ai 36 Kg: la nostra classifica, migliori del 2024
Simile alla precedente tipologia di seggiolini, il dispositivo prevede però un rialzo con schienale per consentire un maggiore adattamento dell’aggancio delle cinture di sicurezza o senza schienale. I modelli più completi presentano in dotazione anche i braccioli o alzatine che rendono la seduta più confortevole nell’appoggio delle braccia durante la permanenza in auto oltre a costituire un ulteriore protezione verso gli urti laterali.
I dispositivi di ritenuta del gruppo 3 sono dei cuscini per rialzare la seduta del bimbo e utilizzare in modo più stabile possibile le cinture della vettura. I rialzi del gruppo 3 possono essere abbinati anche ad una struttura con schienale – come anche spiegato per i seggiolini del gruppo 2 in relazione alle modifiche apportate alla normativa in materia a partire dal gennaio 2017 – ma non sono dotati di cinture di sicurezza proprie. Devono essere installati nel sedile posteriore dell’auto nel senso di marcia della vettura e nei nuovi modelli in commercio prevedono l’aggancio con Isofix, dove il piede antiribaltamento è costituito dal Top tether.
Per comprendere meglio, all’interno dei Gruppi 02 e 03 sono stati inclusi seggiolini con schienale e cuscini adattatori da installare al di sopra del sedile per raggiungere l’altezza necessaria per il corretto aggancio della cintura di sicurezza degli adulti. Questa tipologia di adattatore è necessaria per ridurre i rischi di lesione al collo da cintura di sicurezza nel caso di impatto perfettamente adattabile alla modalità Isofix già predisposta per l’installazione.
I seggiolini del gruppo 3 sono solitamente abbinati al gruppo 2 in quanto interessano uno stadio della crescita del bimbo molto spesso non identico per tutti: alcune tipologie del gruppo 2 arrivano fino a 22 kg – i nuovi modelli hanno in dotazione lo schienale – mentre alcune tipologie del gruppo 3 partono dai 15 kg, non tutti dunque dai 22 kg, fino ad arrivare ai 36 kg.
Numerosi sono i modelli di seggiolini del gruppo 3, tra quelli ordinari e quelli che presentano degli opzionali o delle dotazioni consentono di rendere il viaggio più confortevole possibile, in considerazione che il bimbo in questa fase è già grandicello (tra i 3-4 e i 12 anni circa).
Molti dispositivi del gruppo 3 prevedono:
- poggiatesta contro gli urti laterali presentandosi come una sorta di paraorecchie ma molto più coprente per il volto e consente di ridurre lesioni e sollecitazioni al capo. In alcuni modelli si può trovare la dicitura di ‘sistema di protezione lineare dell’impatto laterale con la sigla L.S.P‘
- regolazione dello schienale in relazione all’altezza del bimbo e possibilità di inclinazione regolazione del poggiatesta, fino anche a 11 posizioni
- sistema di aggancio Isofix.
I prezzi sono differenti in relazione alla tipologia di dispositivo scelto, ma in linea generale, se desiderate fare un investimento, in relazione anche all’entrata in vigore nelle diverse fasi della normativa e modifiche, è consigliabile scegliere per il gruppo 2 e il gruppo 3 un dispositivo con schienale e con la possibilità di regolarlo in più posizioni di altezza possibile seguendo la crescita in statura del vostro bimbo; un’alternativa interessante potrebbe essere anche quella di scegliere la tipologia del gruppo 2 dai 15 kg ai 36 kg, ottimizzando poi l’acquisto del seggiolino del gruppo 3 – anche se per alcuni modelli questo tipo di sistema di ritenuta ha un prezzo più elevato degli altri.
È possibile risparmiare almeno sui modelli per i più grandicelli? In relazione alla possibilità di investire sull’acquisto di un seggiolino che copre un arco di tempo più ampio per il trasporto dei bimbi fino a 12 anni circa, in commercio è possibile trovare anche i modelli flessibili e adattabili per più gruppi. Disponibili i seggiolini auto per il gruppo 2 e 3 che in relazione all’adattamento alla nuova normativa in vigore dal gennaio 2018 sono provvisti di schienale e paraurti laterali e si presentano come una poltroncina costituita da un cuscino unito allo schienale e dei cuscinetti disposti nella zona delle orecchie (le protezioni laterali).
Le tipologie di vecchia fabbricazione – anche se alcuni modelli sono ancora utilizzabili nel rispetto della norme per il trasporto dei bimbi – non sono dotati di schienale ma hanno esclusivamente un rialzo o un’alzatina per consentire di sollevare il bimbo e utilizzare correttamente le cinture di sicurezza dell’auto. Questa soluzione potrebbe essere ancora variamente accettabile senza invalidare la percentuale di sicurezza, nel caso la vettura sia dotata di sistema di sicurezza Isofix che permette l’aggancio diretto alla carrozzeria dell’auto, anche su 5 punti, allo stesso modo se si sceglie di adeguare il dispositivo alla normativa, scegliendo il modello con schienale, adattabile nelle misure per renderlo più adatto alla crescita del bimbo e più confortevole nel sulla sua seduta. Si tratta della possibilità di reclinare il sedile in almeno 3 posizioni e grazie alla presenza di un distanziatore del posto sul retro seduta a seconda dell’inclinazione dello schienale, si sposta in avanti permettendo un appoggio sicuro al sedile del veicolo.
Le caratteristiche che fanno sollevare il prezzo di questa tipologia per il gruppo 2 e 3 sono i materiali di fabbricazione: potremo trovare delle poltroncine in memory form e tessuti traspiranti, alcuni di questi completamente sfoderabili e lavabili; regolazione di tutte le parti del seggiolino a partire dal poggiatesta, lo schienale per seguire la statura del piccolo (che in questo caso è grandicello ormai), in considerazione anche della flessibilità di utilizzo del dispositivo, e l’adattamento delle protezioni laterali per ridurre le sollecitazioni di capo e collo.
Anche nella normativa è variamente indicata l’importanza di presenza di protezioni laterali oltre alla maggiore sicurezza disposta per il sistema Isofix con tre o cinque agganci, in relazione al modello di autovettura, ma anche al numero dei seggiolini che si necessita installare nell’auto. È necessario inoltre essere a conoscenza che l’omologazione Isofix ECE R44/04 è al momento prevista esclusivamente per i seggiolini auto del gruppo 0+ e 1. Le tipologie di seggiolini auto che comprendono i gruppi 2 e 3 e i seggiolini i dei gruppi flessibili 1-2 e 3, anche se dotati di connettori Isofix per essere assicurati al sedile posteriore, utilizzano come terzo punto di bloccaggio delle cinture stesse dell’auto e non del top tether o del piede di supporto, strumenti in dotazioni o molto più spesso acquistabili separatamente a momento dell’acquisto del dispositivo.
Si parte da un prezzo di 65 euro per i modelli base fino a un costo di 150-200 euro, con quest’ultimo prezzo indicativo, in considerazione che sul mercato ci sono anche altri dispositivi che potrebbero sollevare di gran lunga questo costo per altri optional e tessuti di fabbricazione, ma anche la marca di fabbrica e la colorazione o la presenza di eroi dei cartoons – che in ogni caso non ne aumentano la sicurezza in caso di sollecitazioni e urti.
Compatibilità seggiolino-veicolo
Il terzo fattore da considerare è la compatibilità dell’auto con il seggiolino. Ogni veicolo ha una differente predisposizione rivelata dalle modalità di assicurazione del dispositivo al sedile, in autonomia con i sistemi integrati del veicolo, o tramite basi o piedi di supporto, anche denominati kit di sicurezza.
La prima cosa da verificare è dunque quale tipologia di seggiolino necessita la vostra auto e quale può essere installata. Questa informazione può essere rilevata dal libretto di istruzioni del veicolo. Esistono infatti tre classificazioni di seggiolino in relazione al grado di compatibilità del veicolo: universale, semi-universale e specifico. Per questo motivo per acquistare il modello adatto alla vettura è necessario controllare l’etichetta di omologazione del seggiolino che si intende acquistare: deve espressamente essere indicato il rispetto della tipologia di omologazione.
Al momento possono essere utilizzati i seggiolini auto omologati con la seguente sigla: ricordate che l‘etichetta nel prodotto è obbligatoria e deve essere di colore arancione:
- ECE R44/03 solo per installazione ma non per produzione di altre serie di dispositivi
- ECE R44/04 versione attuale
- ECE R129 o UN R129 ultima sigla di omologazione per il Gruppo 0+ e Gruppo 1 per i bimbi fino ai 105 cm. Le sigle abbreviate UN e ECE sono corrispondenti.
Nello specifico, verificate quale tipologia di omologazione e aggancio è stata disposta nella vostra auto:
- ECE R44/04 interessa la classificazione Universale, in cui i diversi modelli di seggiolino possono essere installati nella maggior parte dei sedili tramite cintura di sicurezza
- Isofix Universale, allaccio tramite agganci Isofix e Top Tether
- Semi-universale, l’assicurazione del seggiolino avviene tramite cinture di sicurezza e componenti aggiuntivi come basi o piede di supporto
- Specifico: seggiolino che può essere installato esclusivamente in quella tipologia di vettura.
Tra questa tipologia di seggiolini è possibile inserire anche la ECE R129, o anche conosciuta come i-Size, la quale presenta invece diverse possibilità di installazione sui veicoli:
- Isofix Universale per aggancio su qualunque sedile e qualsiasi vettura omologata i-Size o su sistemi ISOFIX dopo aver preventivamente verificato la compatibilità.
- Seggiolino Isofix con installazione esclusiva su auto con i-Size specifici.
Etichetta e/o infografica omologazione obbligatoria
In sintesi e per fare il punto, le tre cose da controllare prima di scegliere il seggiolino auto per il vostro bambino:
- conoscere peso e altezza per individuare il Gruppo da acquistare
- controllare nel libretto delle istruzioni dell’auto quale tipologia di seggiolino l’etichetta o infografica di omologazione è obbligatoria
- verificate la compatibilità seggiolino-auto, anche nel caso in cui sia riportata la scritta ‘Universale’
Il seggiolino deve essere omologato, non solo per non incorrere in sanzioni, ma sopratutto per la sicurezza dell’occupante della vettura. Acquistare un seggiolino non omologato perché il prezzo è inferiore in relazione alle marche più conosciute e affidabili nel settore di trasporto bimbi in auto, equivale a non averlo. Un seggiolino omologato deve dunque necessariamente essere corredato dalle sigle:
- ECE R44-03
- ECE R44
- ECE R44-02
Inoltre, particolare importanza assume il posizionamento del dispositivo, che semplicisticamente potremo riassumere in:
- Gruppi 0 e 0+ obbligo di posizionamento in direzione inversa al senso di marcia
- Gruppi 1, 2 e 3 posizionamento nel senso di marcia e in qualsiasi sedile
Il sistema Isofix, cos’è e perché è considerato il più sicuro?
Dal 2006 ogni modello di auto nasce con il sistema di ritenuta Isofix per il trasporto bimbi, universale nelle vetture europee e che garantisce – in relazione agli ultimi crash test – una maggiore sicurezza a impatti e urti e permette di rendere più semplice il suo utilizzo, dal montaggio al trasferimento del dispositivo di auto in auto, tema particolarmente dibattuto.
Il seggiolino infatti molto spesso non è installato in una sola auto e resta collocato per attendere il prossimo viaggio, ma spesso cambia auto, da quella famigliare, a quella del nonno, almeno che questi non abbiano anche loro un seggiolino per poter trasportare il piccolo. Le difficoltà dunque sono maggiori se il montaggio risulta poco intuitivo e si necessita di molto tempo, invalidando in molti casi anche la sicurezza – perché si sa che con la fretta delle volte si tende a dare per scontata la correttezza degli agganci, il posizionamento delle cinture, il necessario adattamento dello schienale alla colonna vertebrale del piccolo e tanti altri fattori che nell’installazione stabile del seggiolino non si avrebbe motivo di considerare.
Il sistema Isofix è parte integrante dell’auto, per questo motivo risulta di molto più sicuro rispetto ai seggiolini che necessitano di essere agganciati all’auto con le cinture di sicurezza della vettura stessa. L’installazione del dispositivo avviene tramite il collegamento dei connettori del seggiolino a quelli presenti nel corpo dell’auto (al telaio) siti tra lo schienale e il pianale del sedile posteriore creando una connessione diretta dispositivo-carrozzeria auto che non permette nessun movimento. Il posizionamento tramite connettori o clip Isofix consente dunque con un solo passaggio di installare e rimuovere il seggiolino facilmente in caso di trasferimento su altra vettura che abbia naturalmente lo stesso sistema di ritenuta; il dispositivo resta ‘attaccato all’auto’, facendone parte a seguito dell’installazione con i ganci Isofix, riducendo il rischio di scomposizione durante l’urto e la possibilità che il bimbo sia portato fuori dal seggiolino. Le cinture tradizionali infatti, se non posizionate in modo corretto e seguendo tutti i processi di installazione e adeguamento alla crescita del bimbo, potrebbe non trattenere il dispositivo.
Nel dettaglio, si tratta di un ancoraggio diretto con due punti universali di aggancio sul sedile posteriore; un terzo punto che ne aumenta la sicurezza e stabilità è il Top Theter che consente al seggiolino di non muoversi in avanti a seguito di urto, impatto, frenata. Non tutte le vetture però sono dotate del terzo punto di ancoraggio Isofix, ma ne presentano comunque due – sufficienti per garantirne la stabilità. nell’infografica troverete ‘omologazione universale’.
Esiste però anche la tipologia Isofix ‘omologazione ‘semiuniversale’ che non presenta il punto di ancoraggio superiore, ma per ridurre lo spostamento in avanti durante l’urto o le sollecitazione del viaggio, il seggiolino è assicurato alla sua base e al pavimento della vettura da un altro tipo di terzo punto di ancoraggio (in questo caso non devono essere presenti vani portaoggetti altri componenti dell’auto che ne limitano o disturbino l’installazione).
Le due tipologia di omologazione dei sistemi Isofix non sono compatibili e non possono essere scambiate o installate in autovetture che non presentino la stessa dicitura richiesta.
Cosa dice la normativa? Nella sua prima fase I-Size, la normativa R129 aveva introdotto l’obbligo di installazione del sistema Isofix per i seggiolini auto per il trasporto dei bimbi fino ai 105 cm di altezza. In seconda fase, i seggiolini dai 100 cm di statura in su, regolamentano la presenza in auto dei bambini nella fase mediana (2/3 anni). Il sistema Isofix non sarà più obbligatorio come indicato nella prima fase di avvio del regolamento, ma si potrà scegliere se installare il seggiolino auto con il sistema Isofix e cinture di sicurezza o utilizzare le sole cinture di sicurezza del veicolo. La scelta del sistema Isofix interessa però solamente i bambini da 100 a 150 cm di altezza.
La principale novità prevista dal gennaio 2017 dalla normativa europea R44/04 è che i bambini con altezza fino ai 125 cm dovranno obbligatoriamente utilizzare un seggiolino auto dotato di schienale, necessitando dunque di dispositivi con blooster. Si tratta dunque dei seggiolini fino al gruppo 2 compreso, mentre i rialzi del gruppo 3, potranno essere utilizzati con o senza schienale, in considerazione chela tipologia di seggiolino da installare nell’auto è in relazione alla statura del bimbo (se gruppo 2 o 3 per esempio).
Migliori seggiolini del 2024 con attacco Isofix
Come capisco se il seggiolino è adatto al veicolo e al bimbo
Il parametro principale abbiamo visto essere altezza e peso: seggiolino fino a 36 mesi e 150 di statura; tra i 22 e i 36 Kg, fase in cui il seggiolino è assicurato con la cintura di sicurezza dello stesso veicolo, è consigliato l’utilizzo delle alzatine per ottenere l’altezza corretta per l’aggancio della cintura.
Inoltre, in relazione alle nuove tecnologie, il sistema Isofix installato negli ultimi modelli di numerosi veicoli appaiono tra i sistemi di aggancio all’auto tra i più sicuri. In linea generale è anche importante considerare che nei primi due gruppi di dispositivi classificati per peso (dai 10 ai 13 Kg o per passare dal Gruppo 0 o 0+), fino ad almeno 12 mesi, il bimbo è maggiormente protetto dagli eventuali urti se il seggiolino è installato in senso di marcia contrario: l’energia sprigionata dall’impatto può in questo modo essere assorbita e distribuita dalla scocca del seggiolino.
Il modo migliore però per comprendere – prima dell’acquisto – se il seggiolino che si sta acquistando è adatto al nostro bimbo – è quello di tenere sempre a portata di mano il libretto delle istruzioni della vostra auto anche quando andrete ad acquistare il dispositivo, in modo da confrontare tutte le infografiche dell’etichetta del seggiolino che state per scegliere. Sono in tanti infatti a ritenere che la dicitura ‘universale‘ o ‘semiuniversale‘ permetta il collocamento su ogni modello di vettura, ma non è così. Se la vostra auto non ha gli agganci Isofix, per esempio, non è importante che ci sia una di queste scritte: quella tipologia di dispositivo non può essere installata nella vostra auto.
Se invece la vostra vettura ha il sistema di ritenuta Isofix, è importante verificare la tipologia della stesso, in quanto alcuni seggiolini Isofix che non possono essere montati con le cinture di sicurezza dell’auto. È infatti importante verificare la presenza del terzo punto di aggancio Isofix o se è possibile installare il supporto a gamba. Non devono però essere presenti vani portaoggetti o altri supporti al di sotto della posizione scelta per la collocazione del seggiolino.
Per permettere la perfetta installazione e acquisto, è importante controllate la lunghezza delle cinture dell’auto: se il seggiolino è voluminoso è importante che anche tirandole, siano adeguate e non prendano tutto ‘il tessuto’ disponibile, risulterebbero troppo tirate. Il vostro bimbo deve essere abbracciato alle cinture del seggiolino in modo che siano scorrevoli, ma anche il seggiolino deve essere bloccato da una cintura che al momento dell’urto fletta e trattenga: non deve bloccarsi perché non ha lo spazio e il materiale necessario per compiere questi due movimenti.
Ricordate che il posto più sicuro – come anche indicato da alcuni crash test – è quello posteriore centrale, ma solo installato con una cintura a tre punti e su un sedile largo sufficientemente da collocarlo in modo stabile. In assenza di questa situazione, è consigliabile installate il seggiolino sul sedile posteriore dietro il passeggero, in modo da poterlo vedere senza distrarvi dallo specchietto retrovisore e permettere la discesa in sicurezza, essendo il lato strada. Inoltre, se vi è la necessità di installare più di un seggiolino, è importante verificare che la scelta della tipologia permetta di avere lo spazio per il collocamento del numero necessario di dispositivi.
Un’alternativa alla verifica di compatibilità e di corretta installazione, è l’informazione tramite siti ufficiali sui sistema di ritenuta in auto. Non si tratta di avere la certezza assoluta nella scelta del migliore seggiolino auto, anche perché molto dipende, come abbiamo potuto comprendere, dai sistemi di aggancio alla stessa autovettura, e molto dal caso, ma prima di acquistare per la prima volta questo dispositivo per il vostro bimbo, per farsi un’idea, si potrebbe consultare il sito ufficiale della TCS svizzero. L’ente riporta annualmente o nei periodi di verifica dei nuovi seggiolini, come per esempio il dispositivo con in dotazione l’airbag, i risultati dei crash test e assegna un punteggio totale di un max di n.4 stelle ai seggiolini classificati per anno di uscita.
Si pensi che il primo test del TCS sui seggiolini auto è stato pubblicato nell’aprile del 1968, avendo dunque un’esperienza di 50 anni della verifica della sicurezza di tutti gli strumenti collegati al dispositivo di ritenuta, nelle differenti tipologia e per età, altezza, peso del bimbo. I criteri di valutazione sono:
- sicurezza
- uso e ergonomia
- presenza di sostanze nocive
- possibilità di lavaggio
Naturalmente la possibilità di lavaggio o di sfoderare il rivestimento dello schienale riduce il punteggio totale, ma non vengono indicate come caratteristiche in toto discriminanti nell’identificazione di un buon seggiolino per il trasporto in auto. È naturale che la sicurezza nell’aggancio e nella ritenuta sia da giudicarsi maggiormente importante nella possibilità di cambiare il tessuto della seduta; differente è la verifica della presenza di sostanze tossiche nei tessuti di fabbricazione.
I crash test, cosa sono?
Si tratta di prove effettuate sulle differenti tipologie e gruppi di seggiolini con simulazione di un urto, da ‘crash’ incidente, testandone la dinamica, nel caso di impatto frontale, posteriore, laterale. Nei crash test vengono testate anche le diverse posizioni di installazione dei seggiolini, il senso trasversale, il senso contrario di marcia e gli agganci secondo il senso di marcia della vettura e utilizzo delle cinture dell’auto. Un secondo punto testato è la facilità e sicurezza di installazione e aggancio del seggiolino stesso alla vettura: sicurezza e ergonomia sono i due criteri fondamentali per la valutazione del dispositivo.
Si utilizzano delle vetture con installazione dei seggiolini e dei manichini bambini, della struttura fisica adatta a simulare età, altezza, peso medio, e vengono soggette a impatti di diversa potenza, provenienza, verso, convertendo anche i sensi di aggancio dei dispositivi, per poi verificare i risultati finali a seguito dell’urto.
Prove statiche e dinamiche:
- nella prima viene testata la facilità di installazione del seggiolino come sopra indicata, alla quel viene assegnata un’incidenza finale del punteggio globale del 50%;
- la seconda riguarda il risultato a seguito dell’impatto sull’auto, posizionando il manichino bambino nelle differenti posizioni possibili anche in relazione alle tipologie stesse di seggiolini auto commercializzati.
Per esempio, se un modello presenta diversi livelli di inclinazione dello schienale, il crash test viene effettuato anche in queste situazioni, per monitorare nel dettaglio ‘cosa potrebbe succedere con quel tipo di collocazione dei seggiolino auto‘ se dovesse accadere un incidente, scontro frontale o laterale. I test – durante gli anni – sono stati utili anche per individuare ‘il luogo più sicuro’ per la collocazione del seggiolino in relazione alla provenienza dell’urto, indicando il sedile centrale.
I seggiolini che hanno superato i crash test e perché
Gli ultimi test internazionali effettuati risalgono allo scorso maggio 2018 – prove di Adac (Allgemeiner Deutscher Automobil-Club) e Tcs (Touring Club Svizzero), gli enti accreditati al sondaggio della sicurezza dei seggiolini auto – giornate in cui sono state stese delle classifiche sull’efficienza dei seggiolini di alcune tra le marche più commercializzate: solo 3 dispositivi sono risultati insufficienti non avendo superato perfettamente i test e per i quali le aziende hanno inviato comunicazione agli utenti per un aggiornamento degli stessi.
Oggetto importante dei crash test di maggio sono state le due nuove tipologie di seggiolini auto:
- la prima con sistema di aggancio Isofix e airbag integrato;
- la seconda, un dispositivo I-Size a copertura dell’ultima fase di utilizzo dei seggiolini auto, per bimbi dai 100-150 cm.
Entrambi hanno ottenuto un parere positivo, entrando con note certe di sicurezza tra i nuovi arrivati nel settore di ritenuta in auto. È anche importante però segnalare le motivazioni per cui i tre modelli indicati sopra non hanno superato i crash test, quali presenza di sostanze nocive nel tessuto di fabbricazione del dispositivo, mancato superamento delle prove di collisione.
I crash test di Adac e Tcs hanno dimostrato ancora una volta come un costo seppur superiore del dispositivo di ritenuta auto – che mediamente si aggira intorno alle 75/85 euro – sia da considerarsi un investimento che migliora la protezione del bimbo in auto.
I test di simulazione sono stati effettuati su impatti frontali e laterali e anche con velocità differenti e i risultati sono stati variabili in relazione al sistema di aggancio del dispositivo e dal senso di mancia in cui sono stati installati. In linea generale, il bimbo dovrebbe viaggiare il più a lungo possibile nel senso contrario all’andamento dell’auto (anche oltre i 10 Kg) permettendo di attutire meglio l’urto riducendo l’inerzia della velocità in caso di impatto. La struttura scheletrica e muscolare del bimbo ancora poco sviluppata e il peso della testa, in caso di sinistro, subiscono danni superiori dall’impatto con la cintura di sicurezza che dalle sollecitazioni e tenuta del sedile e schienale del seggiolino.
È necessario però – per l’installazione in questa modalità – optare per i seggiolini auto del gruppo 0+, anche conosciuti con il termine di ‘ovetto’, che consentono di trasportare il bimbo dal primo giorno di vita e fino ai 13-18 kg (ciò dipende molto dalla marca e dalla struttura dello stesso dispositivo) installandoli nel verso contrario al senso di marcia. Il trasporto dei bimbi sui veicoli è regolato dall’art. 172 del Codice della Strada prevedendo che i passeggeri di età inferiore ai 12 anni e di altezza inferiore a 1,50 m siano agganciati a un sistema di ritenuta omologato collocato in relazione al senso di marcia disposto per ogni gruppo da 0 a 3, adeguato al loro peso e statura.
In commercio al momento è sempre più possibile acquistare delle tipologie che possono essere montate in entrambi i sensi di marcia e che accolgono il bimbo anche fino ai 3/4 anni, sempre in relazione al peso del piccolo e alla sua altezza, naturalmente. Il seggiolino deve sempre seguire la crescita del bimbo, utilizzando all’inizio il riduttore, una sorta di schienale aggiuntivo che si posiziona al di sotto del primo schienale,compreso di sua cinture, e adeguamento dello schienale stesso in base all’altezza, in modo che il poggiatesta e i paraurti laterali abbraccino bene il cranio e non sollecitano il collo durante l’impatto. Consideriamo infatti che in base al regolamento ECE R44, un bimbo con peso inferiore ai 9 kg o di età inferiore ai 15 mesi, in base alla normativa I-Size, la ECE R129, non può essere collocato in un seggiolino che segue il senso di marcia della vettura, ma deve sempre viaggiare nel verso contrario al senso di marcia. È secondo quest’ultimo regolamento in materia di trasporto bimbi, che affianca la R44 integrando il criterio di classificazione dell’altezza e non del peso, la necessità di introduzione dei crash test su impatti laterali, non solo su seggiolini ma anche rialzi, alzatine, e i diversi sistema di aggancio dei dispositivi – in considerazione anche che molti di questi vengono acquistati a parte e non sono venduti con l’acquisto del seggiolino stesso.
Quanto costano?
Non meno di 70/80 euro, ma per acquistare un seggiolino perfettamente compatibile al vostro bimbo e alla vostra auto, i costi partono dalle 130 euro fino anche alle 400 euro in base al modello e alla tipologia che vi occorre in relazione alla statura e peso del vostro bambino. Presenti sul mercato dei modelli che presentano installazione fissa ma anche delle tipologie che consento di fruire di una seduta girevole in modo da facilitare il passaggio di utilizzo dal gruppo 0+ al gruppo 1. Comoda anche la tipologia che consente di ruotare il sedile verso la portiera dell’auto agevolando l’istallazione dello stesso e la successiva presa per scendere dal veicolo. Il prezzo sale alle 220-280 euro.
Nei Gruppi 0 e 0+ i prezzi sono variabili in relazione alla marca, alla struttura e al materiale, oltre che dagli strumenti di allaccio all’auto da acquistare a parte, in quanto non presenti in dotazione: si parte dalle 150 fino alle 400 euro. Una buona soluzione e di investimento è quella di acquistare il trio che comprende l’ovetto, la navicella e il passeggino: il costo totale oscilla dalle 180 alle 550/600 euro.
Considerate inoltre le caratteristiche opzionali della navicella: i diversi livelli di inclinazione dello schienale, anche fino a 5, e il sistema di rotazione a 360° che ne facilitano l’uso, ne velocizzano il collocamento e la presa, molto importante sopratutto nei primissimi mesi di vita. Anche il sistema di imbottitura e la possibilità di avere dei tessuti sfoderabili e lavabili fa oscillare il prezzo dalle 200 alle 350 euro per acquistare un seggiolino di fascia media con queste caratteristiche, ma quale primo dispositivo potrebbe essere un investimento per la tenuta e durata della navicella. Non dimentichiamo inoltre gli antiscivolo nelle spalline della cintura e lo spartigambe, davvero utile per mantenere il bimbo in posizione corretta senza che ‘anche durante piccoli capricci dello stare in auto’ assuma una posizione non adeguata al trasporto.
Nei Gruppi 1, 2 e 3 è importante avere rialzino e/o alzatina in modo che lo schienale del seggiolino sia sempre della misura adeguata al vostro bimbo. Gli accessori, che possono essere acquistati anche a parte, e non necessariamente della stessa marca del vostro seggiolino auto, hanno un costo variabile dalle 34 alle 100 euro. È anche possibile acquistare gli stessi accessori con prezzi inferiori partendo dalle 20/25 euro, in relazione alle marche, ma un consiglio è quello di scegliere la tipologia con i rinforzi o paraurti laterali perché oltre a trattenere meglio l’occupante nel seggiolino sono molti comodi come appoggio durante il percorso in auto – evitando che il bimbo scenda troppo giù con il corpo nello schienale.
Il rialzino chiamato anche booster è da considerarsi anche come una valida alternativa ai dispositivi del gruppo 2-3 per bimbi dai 15 a 36 Kg. In questo caso, in base al bimbo, che si avvicina agli 11-12 anni, dunque anche già grandetto, può costituire una delle misure di sicurezza maggiormente accettabili. Anche perché questo modello di seggiolino ha in dotazione le cinture, e ha la scopo di sollevare il bambino proprio per utilizzare le cinture dell’auto.
È da considerare inoltre che alcuni dei costi degli accessori possono essere anche ammortizzati in base alle scelte di acquistano che si fanno: alcune tipologie dei seggiolini del gruppo 1, 2 e 3 che coprono dai 9 ai 36 Kg, per il gruppo 1 è presente in dotazione un sistema di cinture integrato a 3 o 5 punti di aggancio (sistema più comune Isofix); nel gruppo 2 e 3 dei rialzi e un aggancio per l’utilizzo della cintura di sicurezza del veicolo – negli ultimi modelli molto comune è il sistema Isofix. Su questa tipologia di modelli di seggiolino auto, le cinture di sicurezza del gruppo 1 possono essere:
- smontate e regolate in base all’altezza del bimbo
- diventare un seggiolino del gruppo 2 con schienale
- diventare seggiolino del gruppo 3 per escludere lo schienale con sola alzatina anche se con la nuova normativa entrata in vigore dal gennaio 2017 sarà necessario utilizzare anche lo schienale.
Risparmiare nell’acquisto
Particolare influenza nel prezzo non solo è dato dalla struttura e dal materiale di fabbricazione, sopratutto nei sostegni, nelle alzatine, nei braccioli o nella struttura dell’ovetto che contiene il bambino, ma anche dalla marca, più o meno conosciuta. In linea generale, per acquistare un prodotto affidabile e che nella sua applicazione sia comodo e intuitivo da installare è sempre meglio affidarsi ad aziende che hanno esperienza nella realizzazione dei dispositivi e che stanno al passo con i nuovi regolamenti in materia di trasporto a bordo.
Un’alternativa comoda e quale investimento è l’acquisto del trio, composto da ovetto, navicella e passeggino, consentendo di fruire di due tipologie di seggiolino a partire dalla nascita e fino ai 13 Kg. Dal punto di vista del prezzo, non è però economico, ma ha il vantaggio di acquistare in una sola volta il dispositivo che meglio si adatta all’installazione del seggiolino de vostro veicolo senza dover più pensare alla modifica successiva dopo i 12 mesi. Fondamentale nella riduzione del prezzo potrebbe anche essere quella di acquistare dei prodotti che prevedono in dotazione il kit di sicurezza o gli agganci per assicurare il seggiolino, ma non in tutte le varianti sono già predisposte per un unico acquisto.
Tra gli altri fattori di risparmio – anche se come abbiamo precedentemente evidenziato, preferiamo parlare di investimento – troviamo la tipologia di seggiolino auto girevole, dispositivi adattabili per i gruppi 0-1 che permettono di passare dalla posizione di spalle a quella frontale una volta che il bimbo ha raggiunto i 15 mesi. È un optional particolarmente interessante per l’installazione e anche per il periodo di tempo coperto; dal punto di vista della sicurezza però, in base agli ultimi test e alle opinioni anche sul web, non pare aumentare la sicurezza del bimbo a bordo.
Inoltre a seguito dell’entrata in vigore della nuova normativa in materia di seggiolini in relazione all’altezza, alcune delle tipologie in commercio hanno avuto una riduzione di prezzo, motivo per cui all’acquisto potrebbero apparire particolarmente accattivanti, ma è necessario sempre verificare che nell’etichetta infografica siano presenti le diciture necessarie all’installazione nella vostra auto in conformità con le nuove regole.
Molto spesso nello shop on line si trovano dei modelli di seggiolini auto del gruppo 0-1 – considerati tra quelli più costosi – che presentano uno sconto anche del 40-50% sul costo di base, corrispondendo anche a 25-45 euro: considerate l’acquisto solo se siete perfettamente sicuri dell’omologazione e della compatibilità di posizionamento nella vostra auto e che sia in linea con la normativa in vigore dal gennaio 2018.
È inoltre particolarmente importante nella scelta di risparmiare nel seggiolino auto considerare di scartare l’idea di acquistare un prodotto di seconda mano (usato): sappiamo bene quanto il dispositivo possa essere accattivante nel prezzo se ceduto in queste condizioni, ma nel caso abbia subito sollecitazioni, urti, impatti, o anche semplici frenate, nel tempo potrebbero invalidare l’efficacia dello strumento e la sua sicurezza. Acquistare un seggiolino usato non è mai l’alternativa migliore per risparmiare, spendendo una somma comunque consistente per avere in auto uno strumento di cui non si è sicuri al 100% della sua resistenza a urti e sollecitazioni.
Potrebbe invece essere un’altra buona alternativa quella di scegliere un unico dispositivo per le differenti fasi di crescita, escludendo l’ovetto del gruppo 0+ e optando per la forma a poltroncina nei diversi casi e modificando solo il senso di posizionamento in auto (senso di marcia o senso contrario al sensodi marcia):
- uno dei modelli di seggiolino auto adattabili ai gruppi 2+3
- uno dei modelli più flessibili e adattabili ai gruppi 1-2 e 3
Acquistare uno dei modelli adattabili ai diversi gruppi permette di investire nel primo momento di scelta del seggiolino: questi dispositivi hanno un prezzo più elevato ma coprono un periodo superiore; è però importante considerare la possibilità di regolare schienale e cinture di sicurezza interne al dispositivo, consentendo sempre il perfetto adattamento al corpo del bimbo.
La poltroncina in sé non deve infatti essere mai più grande del corpo del bambino, così come le cinture devono perfettamente abbracciare il piccolo, non devono essere tese né larghe, ma tutto il dispositivo deve essere adeguato all’altezza e peso. Questo influenza completamente la sicurezza e la resistenza a ogni tipologia di sollecitazioni. È dunque importante acquistare sempre con consapevolezza il seggiolino per il proprio bambino partendo dall’amore e dall’attenzione per la sua sicurezza: pensare che ‘tanto non succederà mai’, sopratutto quando si fanno dei bravi tragitti, è quello che non si considera mai, non è sicuramente l’atteggiamento da adottare. Non considerando anche le sanzioni applicabili per il mancato rispetto della normativa nel trasporto auto, è importante comprendere come si possa risparmiare nell’acquisto anche rispettando scrupolosamente le norme di sicurezza senza mettere in pericolo la vita del bambino.
Ecco il riepilogo finale dei Migliori Seggiolini per Auto di Dicembre 2024
Docente di materie letterarie e latino, con esperienza di insegnamento all’estero nelle classi SEGPA di italiano LS e L2; insegnante di sostegno nella secondaria di II grado e assistente di lingua inglese e di accompagnamento educativo indirizzato a soggetti con gravi difficoltà scolastiche e rischio abbandono; tecnico dei servizi educativi e marketing con funzione di promozione esterna in siti culturali; redattore e gestione di contenuti informativi/multimediali e guide informative on-line, critico letterario per lavoro ma sopratutto per passione.