- 1 Migliori seggiolini con attacco Isofix o del 2024
- 2 Migliori seggiolini di Gruppo 0+ del 2024
- 3 Migliori seggiolini di Gruppo da 1 a 3 del 2024
Nozioni principali
È un sedile auto più piccolo, che differenzia nella forma in relazione all’età e al peso del bambino. È obbligatorio nel trasporto auto dei bambini dalla nascita ai 36 Kg e fino a 150 cm di statura. Fa parte dei sistemi di ritenuta infantile regolamentati nel Codice della Strada e nel dettaglio nell’art. 172.
Il seggiolino può avere forma allungata o di ovetto e deve essere installato nel sedile anteriore o posteriore dell’auto in base ai sistemi di aggancio disposti nell’autovettura.
In base ai modelli, vi è la necessità di allacciare il seggiolino con piedi di supporto o altri strumenti che lo rendano saldo al sedile stesso dell’auto. Unico sistema di aggancio autonomo è l’Isofix che si avvale di un allaccio alla vettura presente di fabbrica nel veicolo.
I seggiolini auto con le proprie cinture di sicurezza riducono o eliminano le possibili lesioni in caso di frenate, sterzate o impatto durante un sinistro stradale. La sola cintura di sicurezza dell’auto non basta a un peso leggero come il corpo di un bambino ad attutire il corpo e restare all’interno dell’abitacolo senza effettuare uno spostamento. L’intera struttura del seggiolino infatti permette di rallentare la velocità del corpo acquisita durante il movimento in auto e protegge la testa, il collo e la colonna vertebrale.
Per sistema di ritenuta, la legge intende ‘un dispositivo di sicurezza che limita i danni in caso di urti e collisioni’. La normativa in materia di trasporto di bimbi in auto fa espresso divieto di trasportare i bambini di età inferiore ai 3 anni sui sedili posteriori se non viaggiano su dispositivi adeguati ed idonei, anche in presenza di un accompagnatore di età superiore ai 6 anni.
La normativa ECE R44 emessa dalla Commissione Europea disciplina il trasporto dei bambini fino a 36 Kg e di altezza fino a 1,50 cm, stabilendo anche la tipologia di seggiolino da utilizzare nella propria auto. Il parametro maggiormente utilizzato è il peso o la massa corporea del bimbo, il principale elemento che influenza la riduzione dei rischi in caso di urto. Il seggiolino deve infatti aumentare il peso del corpo del bambino, attutendone il corpo e mantenendolo fermo in auto.
In relazione a questi dati, la struttura, la forma e gli allacci per assicurare il dispositivo in auto sono differenti e così classificati in 5 gruppi:
- Gruppo 0, conosciuti anche con il nome di navicelle e studiati per bambini da 0 mesi e fino a un peso di 10 kg
- Gruppo 0+, chiamati anche ovetti per bimbi dalla nascita e con peso inferiore ai 13 kg
- Gruppo 1 per bimbi con peso tra i 9 e 18 kg
- Gruppo 2 per un peso da 15 e 25 kg
- Gruppo 3 per un peso tra i 22 e 36 kg.
Il seggiolino auto del gruppo 1 copre un periodo indicativo dai 9 mesi ai 4 anni circa, in base al peso e all’età. hanno una caratteristica forma a poltroncina, con diversi sistemi di protezione: laterali per il capo e le orecchie, per il corpo, lo spartigambe per non far scivolare il piccolo sopratutto nella posizione con la massima inclinazione seguendo la posizione di viaggio degli adulti; cinture interne con protezioni per il petto.
L’ovetto invece, del gruppo 0+, mantiene una forma più allungata, con le stesse protezioni ma più avvolgente; può essere installato nel senso contrario di marcia e anche nel sedile anteriore, ma solo per un tempo limitato. Fino ai 15 mesi, il bimbo può viaggiare con questa tipologia di dispositivo installato nel verso contrario di marcia e se non supera i 13 Kg.
Alcuni sistemi di ritenuta possono infatti coprire contemporaneamente diverse fasce di peso e possono essere sfruttati per tutti i gruppi – e arco di tempo indicato dalla normativa – di cui fanno parte:
Gruppo 0+ e gruppo 1, dalla nascita fino ai 18 kg:
- fino ai 9 kg con installazione nel senso contrario di marcia
- dopo i 9 kg in senso di marcia.
Il Gruppo 1, 2 e 3 coprono un periodo di tempo più lungo partendo dai 9 ai 36 kg. La struttura del dispositivo è omologata per seguire peso e statura del piccolo. È possibile trasformare un dispositivo del gruppo 1 con cinture integrate smontandole per poter avere un seggiolino del gruppo 2 con i rialzi con sistema di ritenuta da assicurare con le cinture di sicurezza ordinarie della vettura.
Lo stesso dispositivo può essere modificato per essere correttamente installato come un seggiolino del gruppo 3: è possibile smontare lo schienale, anche se con l’entra in vigore della nuova normativa in materia di trasporto bimbi (gennaio 2017 in diverse fasi) è obbligatorio che anche in quest’ultimo gruppo con obbligo di seggiolino sia presente lo schienale. Non sarà più possibile viaggiare con i soli rialzi o blooster che consentono di sollevare il bimbo per poter fruire della cintura dell’auto.
Tre kg di differenza dall’uno all’altra tipologia e la posizione di installazione nell’auto.
- I seggiolini del Gruppo 0 ospitano il bimbo dalla nascita e fino a un peso di 10 kg. La navicella deve essere utilizzata fino a quando il bimbo non si regge con la testa e per questo motivo la conformazione della sua struttura permette al bimbo di viaggiare anche sdraiato. L’installazione deve avvenire sul sedile posteriore dell’auto e in posizione trasversale. Ha forma ovoidale e allungata, lo schienale presenta un riduttore anatomico per seguire la crescita della lunghezza del corpo del bimbo; spesso con spallotti antiscivolo e spartigambe per contenere in maniera corretta il piccolo alla struttura del seggiolino. Possibilità anche di rotazione a 360° per facilitare seduta e presa del piccolo alla discesa, opzione presente anche nei modelli 0+.
- I seggiolini del Gruppo 0+ possono ospitare il bimbo dalla nascita e fino ai 13 Kg. La forma ovoidale consente di abbracciare il bimbo mantenendolo con la testa sollevata – utile dunque anche quando il bimbo si regge con la testa – e deve essere installato nel sedile anteriore dell’auto nel verso contrario al senso di marcia fino ai 15 mesi. Come anche la tipologia di navicella, l’ovetto consta di caratteristiche opzionali quali i diversi livelli di inclinazione dello schienale, magari non molto utilizzati durante i primi mesi di vita del neonato in cui per la maggiore resterà in posizione sdraiata, ma di particolare importanza quando il piccolo comincerà a reggersi con la testa e vorrà esplorare con lo sguardo ciò che lo circonda.
Entrambi i modelli possono dunque essere scelti per il trasporto del bimbo a partire dal primo giorno di vita, ma la navicella fino ai 10 kg mentre l’ovetto fino ai 13 kg.
In relazione alla normativa, fino ai 10 kg, ma nel dettaglio, fino al momento in cui il bimbo non si regge con la testa, parte più pesante nei primi giorni o primi mesi di vita e che verrebbe maggiormente sollecitata in caso di urti. La forma ovale permette infatti al bambino di viaggiare completamente sdraiato e anche di addormentarsi; il corpo è completamente abbracciato alla struttura portante del seggiolino, dotato di paraurti laterali, spartigambe per non scivolare quando l’inclinazione del dispositivo è più alta rispetto a quella del riposo, e delle cinture interne che assicurano il bimbo.
Questa tipologia di seggiolino è l’unica che può essere installata nel senso contrario di marcia, particolarmente indicata per ridurre l’impatto in caso di sinistro e fino ai 15 mesi del piccolo.
Tutti i seggiolini devono essere dotati di un’etichetta o infografica di omologazione di colore arancione in cui sono specificate le caratteristiche del prodotto e la loro compatibilità di installazione nel veicolo. Prima di scegliere un seggiolino è infatti importante verificare nelle istruzioni dell’auto in cui andrà installato il seggiolino quali dispositivi possono essere installati.
Nell’etichetta informativa troverete le seguenti categorie o diciture:
- Universale
- Semiuniversale
- Specifica
- il Gruppo in base al peso
- la E e il numero identificativo dell’omologazione: per l’Italia è il numero 3
- La tipologia del seggiolino deve essere scelta in base al peso del bimbo e al sistema di aggancio disposto nell’auto che trasporterà il bimbo. È importante infatti comprendere che anche il cambio del seggiolino da una macchina all’altra – se questa non compatibile – potrebbe ridurre la sicurezza del dispositivo e invalidare il sistema di sicurezza di allaccio dello stesso al veicolo.
- Una volta che il bimbo è sistemato è importante che la testa non sporga dallo schienale ma deve essere contenuta interamente dalla struttura del seggiolino. Allo stesso modo, lo spazio di contenimento non deve essere ridotto ma nemmeno lasciare degli spazi che potrebbero provocare uno spostamento del corpo nel caso anche di una frenata a bassa velocità. Fondamentale è la regolazione dello schienale in relazione all’altezza del bambino.
- Nel caso dell’ovetto però, non è importante se le gambe restano un pò fuori dalla struttura. È però importante che il poggiatesta sia imbottito riducendo l’impatto in caso di urto.
- Braccioli e alzatine, nei Gruppi 2 e 3 sono un’installazione importante per attutire maggiormente l’impatto. In ogni caso, a seguito dell’installazione è importante verificare che il seggiolino resti in tensione, ben assicurato al sedile dell’autovettura. Su questi modelli – dal gennaio 2017 – è importante che sia presente lo schienale diventato obbligatorio in materia di accrescimento della sicurezza dei bimbi in auto contro i sinistri.
- La cintura di sicurezza deve sempre passare nelle guide rosse se si installa un sistema di ritenuta fruendo delle cinture dell’auto. Se si utilizza Isofix, verificate che si veda il verde del corretto allaccio. Le cinturine interne e quelle dell’auto devono essere tese e lo spazio tra cintura e corpo del bimbo deve essere ridotto; non devono esserci ostacoli che si interpongono tra il bimbo e i sistemi di protezione.
La cintura deve passare sulle cosce del bimbo e sulla spalla in diagonale, ma non deve però toccare il collo; la schiena deve essere ben aderente allo schienale e per questo motivo deve essere regolato in base alla statura del bimbo. L’utilizzo del giubbotto, piumino, sciarpa non è per questo motivo indicato.
La normativa ECE R44/04 classifica le tipologie di seggiolini in base al peso del bimbo. Dal 2013 è affiancata alla normativa europea I-Size – o anche conosciuta come UN R129 che utilizza come criterio la statura. Quest’ultima impone l’obbligo per i bambini fino a 15 mesi di viaggiare su un seggiolino installato nel verso contrario al senso di marcia.
L’implementazione ha comportato anche una modifica nella realizzazione dei sistemi di aggancio all’interno dei veicoli di nuova fabbricazione, consentendo di avere un sistema di sicurezza maggiore in quanto assicurato direttamente alla carrozzeria del veicolo.
Il completamento della normativa I-Size consiste in tre stadi in via di adattamento:
- dispositivi integrali con Isofix fino a 105 cm corrispondenti ai Gruppi 0, 0+ e 1
- dispositivi non integrali con Isofix a partire dai 100 cm corrispondenti ai Gruppi 2 e 3
- dispositivi senza Isofix.
In caso di violazione e di non installazione del seggiolino auto per il trasporto dei bimbi fino a 150 cm di altezza, si applica la sanzione prevista di:
- multa dagli 80 ai 323 euro
- ritiro della patente in caso di recidiva.
Inoltre la normativa stabilisce anche che: ‘Quando il mancato uso riguarda il minore, della violazione risponde il conducente ovvero, se presente sul veicolo al momento del fatto, chi è tenuto alla sorveglianza del minore stesso. Quando il conducente sia incorso, in un periodo di due anni, in una delle violazioni di cui al presente comma per almeno due volte, all’ultima infrazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da quindici giorni a due mesi‘.
Le sanzioni sono applicabili anche sui guidatori che anche con installazione dei dispositivi di ritenuta, ‘ne alterano od ostacolano il normale funzionamento’. Gli importi vanno dalle 40 alle 162 euro.
- In sintesi, nella prima fase della normativa e dal gennaio 2017, i bimbi al di sotto dei 125 devono viaggiare con un rialzo con schienale.
- I rialzi senza schienale sono permessi solo per i bimbi di statura superiore ai 125 cm.
- Non è più obbligatorio il sistema Isofix per i bimbi dai 100 ai 150 cm di statura.
Si tratta di un ulteriore sistema di sicurezza e di bloccaggio presente nella marcatura Isofix che prevede almeno due punti d’ancoraggio e un dispositivo antirotazione. Nei seggiolini auto di gruppo 0+ e in alcuni del gruppo 1, proprio il sistema di antirotazione è costituito da un piede di appoggio che viene installato sul pavimento del veicolo. È necessario che quest’ultimo sia completamente libero da oggetti, vani portaoggetti o altre condizioni che ne limitano l’installazione.
Considerate che il pavimento dell’auto non è regolamentato da una normativa, le certificazioni che utilizzano questa zona dell’auto sono semiuniversali ed il costruttore del seggiolino deve specificare le vetture per le quali il dispositivo è approvato.
In altri modelli di seggiolini il dispositivo di antirotazione è composto da un gancio di bloccaggio chiamato Top tether, collocato su un nastro che vincola la parte superiore del seggiolino all’auto consentendo di ridurre il movimento in caso di impatto. Il Top tether si aggancia ad un anello di metallo presente sulla vettura e contraddistinto dal simbolo di un’ancora.
Il Top tether è dunque un ulteriore punto di ancoraggio posto dietro i sedili posteriori. La presenza di una cinghia supplementare nella parte superiore del sistema di ritenuta riduce lo spostamento in avanti del capo del bimbo durante una sollecitazione frontale. Solitamente sono i seggiolini del gruppo I – dunque dai 9-18 kg – con schienale a esserne dotati, potendo essere installati verso o contro il senso di marcia e ancorati con questa tipologia di sistema.
Dal 2010 tutte le auto europee hanno l’obbligo di presenza dei connettori Isofix e dell’attacco per il gancio Top tether e per questo motivo le omologazioni si definiscono universali.
Sicurezza
Il sistema di sicurezza Isofix è direttamente agganciato alla carrozzeria dell’auto – alla scocca – permettendo la riduzione del movimento del seggiolino durante l’impatto. L’ergonomia della sua struttura consente un maggiore contenimento del corpo grazie a uno schienale, poggiatesta e rivestimenti laterali più imbottiti e che abbracciano perfettamente il bambino non solo al sedile ma all’intera struttura del veicolo. Il seggiolino è infatti ancorato al telaio dell’auto tramite un sistema di connettori rigidi che segnalano anche se l’aggancio è stato effettuato correttamente.
Presentano cinque punti di ancoraggio da agganciare al sedile dell’auto con le cinture di sicurezza del veicolo o mediante dispositivi Isofix predisposti nella vettura. Il sistema permette anche di installare più facilmente il seggiolino, in quanto tutto già predisposto, riducendo il rischio di errore nel montaggio.
Nello specifico, il sistema Isofix consta di due anelli di metallo installati sulla linea di giunzione tra schienale e sedile della vettura. Un terzo punto di aggancio per fissare la parte alta del seggiolino è un anello di metallo collocato nella parte posteriore dei sedili anteriori e posteriori, oppure sulla cappelliera o nel bagagliaio posteriore.
Il terzo punto Isofix è particolarmente utile nel caso si scelga la tipologia di seggiolino con sistemi di antirotazione come la gamba di appoggio.
L’omologazione Isofix ECE R44/04 è al momento prevista esclusivamente per i seggiolini auto del gruppo 0+ e 1.
Le tipologie di dispositivi di ritenuta che comprendono i gruppi 2 e 3 e i seggiolini dei gruppi flessibili 1-2 e 3, anche se dotati di connettori di aggancio Isofix per essere assicurati al sedile posteriore della vettura e posizionati, lo ricordiamo, secondo il senso di marcia della vettura, presentano come terzo punto di bloccaggio le cinture stesse del veicolo. Non viene utilizzato il Top tether o il piede di supporto, degli strumenti di aggancio antiribaltamento frontale in dotazione o acquistabili separatamente in relazione della compatibilità con la vettura.
Si tratta di un sistema di bloccaggio del seggiolino e di ancoraggio al pavimento del veicolo per ridurre il ribaltamento e la rotazione del dispositivo. Può trovarsi dietro lo schienale del sedile, sulla cappelliera o nel bagagliaio, se una monovolume, indicata con un logo. È però anche tra i sistemi più difficili da installare e in base alle rilevazioni degli ultimi crash test anche il più soggetto ad errori di collocazione nella vettura, riducendo dunque il grado di sicurezza.
Dai risultai delle prove più recenti dei crash test di aziende tedesche, è emerso che se l’installazione dei punti Top tether sul seggiolino e l’auto non è corretta, si può creare un collegamento troppo rigido per la resistenza adeguata all’impatto: durante alcuni test il seggiolino si è spezzato in due parti. In questo caso è evidente che il sistema di blocco che riduce lo spostamento in avanti della testa del bimbo non ha importanza se il dispositivo si rompe.
Inoltre è stato rilevato che in caso di sinistro, il dispositivo con sistema Top tether protegge bene durante il primo urto, ma se un’altra auto colpisce la vettura, dunque un secondo urto, non si ha la certezza di resistenza del dispositivo.
È importante comunque anche sottolineare come il sistema Top tether se correttamente collegato, se in coordinazione con il sistema Isofix o se vine installato in caso di mancanza di Isofix, costituisce un importante sistema di ritenuta atto ad evitare i colpi di frusta e il movimento del dispositivo dalla vettura. È il caso in cui si fruisce di un seggiolino tradizionale o senza base, con il Top tether si aumenta la sicurezza senza installare una base separata.
Il seggiolino auto deve essere compatibile con i sistemi di aggancio della vostra auto, ma se non avete il sistema di ritenuta Isofix, nel quale il dispositivo viene agganciato direttamente alla carrozzeria del veicolo, il seggiolino dovrà essere assicurato al sedile posteriore, o anteriore nel caso dell’ovetto e fino a 15 mesi, rivolto nel senso contrario di marcia, con le cinture di sicurezza della vettura stessa.
Ci sono però in commercio alcuni modelli di seggiolino auto che permettono di utilizzare il sistema Isofix nel caso la vostra auto ne sia dotata o ripiegare i connettori e istallare direttamente il seggiolino con le cinture in auto nel caso nel veicolo sia presente un altro sistema di ritenuta.
In realtà non esiste un posto più sicuro. Alcuni scelgono di installare il seggiolino in posizione centrale per ridurre l’impatto laterale, ma resta la porzione tra il sedile del guidatore e del passeggero che potrebbe comportare l’uscita del bimbo dal veicolo.
- Altri scelgono l’installazione nel sedile posteriore laterale, meglio per i più piccoli se installato nel verso contrario al senso di marcia, permettendo al bimbo di non seguire l’inerzia del movimento in caso di urto o frenata. In questo caso è consigliabile assicurarsi di avere il blocco porte interno all’auto per evitare aperture accidentali.
- Una ulteriore scelta è quella del sedile posteriore destro, in considerazione della nostra guida a sinistra e dunque maggiormente protetto in caso di impatto frontale o laterale, ma sempre più esposto nel caso di urto laterale destro. Un punto a vantaggio di questa scelta potrebbe essere quella che durante la guida è maggiormente visibile e con un’occhiata dallo specchietto retrovisore – senza distrarsi alla guida – sarà più facile controllare l’andamento del viaggio.
Ricordate comunque sempre di disattivare l’airbag nel caso in cui abbiate il seggiolino rivolto nel senso contrario di marcia.
Durante lo spostamento in auto tutti i passeggeri si muovono con la stessa velocità della vettura. Viaggiando nel senso contrario di marcia, il bimbo, in caso di frenata o urto, non seguirà il movimento: durante la fermata, il corpo tende per inerzia ad andare avanti continuando lo stesso movimento e con la stessa velocità fino a decelerare. È una situazione che tutti noi abbiamo sperimentato: ma più un corpo è leggero – come quello di un bimbo – e maggiore è la spinta in avanti; la testa è pesante e il collo maggiormente soggetto alle sollecitazione dell’urto. Per farsi un’idea, durante un impatto a 40 km/h, un bimbo di 10 kg avrà sul suo corpo una forza di 400 kg.
Per questo è importante che i bambini viaggino il più a lungo possibile su seggiolini installati nel senso contrario di marcia. I modelli I-Size lo consentono fino ai 15 mesi ma vi sono delle tipologie che lo permettono fino ai 105 cm di altezza, ovvero circa 4 anni.
Viaggiare nel senso contrario di marcia permette di ridurre maggiormente la forza dell’impatto in caso di urto. In caso di frenata, il corpo continua a viaggiare alla stessa velocità con cui andava un secondo prima di avere l’impatto; questo non avviene nel caso di verso di marcia contrario, oltre all’assicurazione del seggiolino alle stesse cinture dell’auto.
Per poter fruire di questa modalità di installazione, è però necessario scegliere l’ovetto, che permette fino fino ai 15 mesi di viaggiare in questo verso. Non importa se ci sarà un momento in cui le gambe del piccolo sporgeranno del dispositivo, ma è consigliabile che la lunghezza dello schienale e gli strumenti di aggancio siano perfettamente assicurati all’auto e adeguati alla statura del piccolo.
Dai 15 mesi in poi o superati i 9/10 kg, l’ovetto dovrà essere agganciato al sedile posteriore e posizionato nel senso di marcia ordinario.
Solo nel caso in cui il seggiolino sia installato nel senso contrario di marcia e installato nel sedile anteriore. Inoltre disattivare l’airbag in questo caso è obbligatorio: l’apertura potrebbe nuocere al bimbo o schiacciarlo nel sedile.
Se il seggiolino si trova invece nel sedile posteriore, la presenza dell’airbag non compromette la sicurezza del piccolo. In caso di presenza di airbag laterali questi potrebbero diventare importanti per ridurre il rischio di impatto in caso di sinistro.
Sia il bimbo che il seggiolino sono assicurati all’auto in base alla dotazione del dispositivo e alla vostra auto. Il seggiolino sarà posizionato nel verso di marcia richiesto in base alla tipologia: per esempio l’ovetto può essere installato nel senso contrario di marcia e nel sedile posteriore o anteriore, fino ai 15 mesi del piccolo, per poi essere installato nel senso ordinario; le altre tipologie di seggiolino devono invece essere posizionate nel sedile posteriore nel verso di marcia della vettura. Il piccolo viene assicurato con le cinturine del seggiolino, dotate di regolatori per seguire la crescita e essere sempre della misure corretta; presentano infatti anche dei paraurti per il petto.
Le cinture interne del seggiolino auto devono essere ben tese e avere la possibilità di scorrere in modo rettilineo al corpo del bimbo; non devono fare pieghe o essere strette. nel caso in cui vi accorgiate che la cintura della vostra vettura è troppo corta,è necessario installare un modello con base separata. In molti non ci pensano, ma è anche molto importante, prima di posizionale il piccolo nel seggiolino, togliere sempre gli indumenti che potrebbero essere di intralcio alla corretta ritenuta e posizionamento dell cinture: via giacca, giubbotto, sciarpa.
L’installazione del seggiolino avviene in base alla tipologia di auto e ai suoi agganci: con il sistema Isofix, il seggiolino viene assicurato direttamente alla carrozzeria e telaio dell’auto. Si tratta dell’ultimo sistema di ritenuta per il trasporto piccoli e le auto di nuova fabbricazione ne sono dotati su due o tre sedili (posteriori), in relazione alle 3 o 5 porte. In questo caso le cinture del seggiolino sono assicurate agli agganci dell’auto stessa e successivamente bloccato con le cinture del veicolo. Ricordate inoltre sempre di scollegare l’airbag frontale se posizionate il seggiolino nel sedile anteriore (solo nel caso dell’ovetto); nessun problema invece per gli airbag laterali.
Per agganciare il seggiolino nella vostra auto in maniera sicura, la prima cosa da valutare è quella di verificare di quale sistema di ritenuta si avvale. Se il seggiolino si aggancia solo con le cinture dell’auto, cercate di seguire le istruzioni in dotazione con il dispositivo acquistato.
- I seggiolini del gruppo 0, 0+ e 1 hanno in dotazione delle cinture di sicurezza integrate per assicurare il bimbo al dispositivo stesso, come nel caso della navicella del gruppo 0.
- Nei gruppi 2 e 3, la cintura di sicurezza assicura il seggiolino alla vettura e il bimbo al dispositivo. Nel secondo caso, il seggiolino è assicurato al veicolo tramite cinture di sicurezza e una base auto ancorata al sedile, in linea generale facente parte di gruppi 0+ e 1.
- In alcuni modelli è anche previsto il piede di supporto che riduce i rischi di ribaltamento in caso di urto, impatto, frenata (sistema di ritenuta omologato come semi-universale).
Se il seggiolino è assicurato con sistema Isofix, deve essere agganciato e bloccato direttamente al telaio e carrozzeria dell’auto; nel sedile posteriore sono visibili delle targhette con la scritta ‘Isofix’. Per il gruppo 0+ e 1 di tipo semiuniversale, previsto anche il piede di supporto che costituisce il terzo punto di ancoraggio da installare a pavimento.
Una seconda modalità è Isofix e Top Tether in cui il seggiolino è bloccato al sedile posteriore con terzo punto di fissaggio anti-ribaltamento che in questa modalità è il Top Tether; l’omologazione del seggiolino auto è universale.
Nel gruppo 2 e 3 è invece possibile bloccare il seggiolino con il sistema Isofix con le cinture di sicurezza dell’auto per evitare la rotazione. In questo caso però non si tratta di un sistema omologato Isofix, ma di un sistema semi-universale chiamato ‘sistema Fix‘.
In commercio esistono dei dispositivi di blocco della cintura interna, potreste optare per questa soluzione. Considerate che l’atto è particolarmente pericoloso sopratutto in caso di posizionamento del seggiolino in direzione del verso di marcia.
Anche il maniglione dell’ovetto per il gruppo 0+ deve essere posizionato nella posizione indicata nel libretto delle istruzioni per permettere la perfetta distribuzione del peso e creare l’equilibrio adeguato per la stabilizzazione della struttura portante del dispositivo. In alcune tipologie di ovetto, per esempio, deve essere rivolta verso i piedi del bimbo.
In ogni caso, non in tutti i modelli è rilevante il posizionamento della maniglia del dispositivo, motivo per cui è sempre importante le leggere il libretto informativo del modello acquistato.
Particolarmente importante per la sicurezza del bimbo è che questo viaggi più a lungo possibile nel seggiolino rivolto in direzione contrario al senso di marcia. È consentito nel trasporto con l’ovetto, classificato nella categoria del Gruppo 0+ e fino al limite di 15 mesi. Non limita la sicurezza il caso in cui le gambe del bambino sporgano oltre lo schienale del dispositivo, ma la testa deve essere completamente abbracciata dallo schienale che deve essere necessariamente regolato in base alla statura del bimbo.
In relazione alle leggi italiane sull’obbligatorietà di trasporto bimbi in auto, è importante ricordare, oltre al fattore sicurezza e riduzione dei rischi di ferimento e uscita dalla vettura in caso di urto, che il Codice della Strada sancisce l’obbligo di seggiolino dalla nascita e fino ai 36 kg o 150 cm di altezza, indicativamente intorno ai 4 anni. In relazione a questo dato, si deve scegliere la tipologia di seggiolino da adottare e il periodo di mantenimento dello stesso durante il trasporto in auto; altresì è necessario ricorrere anche agli strumenti aggiuntivi a seguito dei 9 kg, come indicato a partire del Gruppo 1 con alzatine o schienali regolabili.
È inoltre importante ricordare che in Italia i bimbi viaggiano in auto con seggiolino fino ad un’altezza di 150, ma in altri Paesi il parametro potrebbe essere differente. È sempre necessario richiedere informazioni nel caso si viaggi in luoghi differenti rispetto all’Italia. Inoltre con la normativa entrata in vigore nel gennaio 2018 – in differenti fasi di applicazione – i seggiolini per il gruppo 2 e 3 che precedentemente erano costituiti dai soli rialzi, blooster e alzatine, dovranno essere dotati anche di schienale regolabile in relazione alla crescita del bimbo.
Sì. Le auto sono dotate di sistemi di aggancio per l’installazione di almeno due seggiolini; le auto famigliari permettono l’allaccio anche del terzo dispositivo. Questo significa che per la corretta installazione di tutti e tre i seggiolini devono essere presenti nel veicolo i sistemi di aggancio completando la struttura di sicurezza per i tre passeggeri con i paraurti laterali che riducono l’impatto e devono essere correttamente posti al lato della portiera.
Nel caso di installazione del terzo seggiolino, consentito solo nel caso in cui l’auto abbia i tre sedili separati e in dotazione gli ancoraggi Isofix per esempio, il dispositivo che si trova nella posizione centrale può non avere il paraurti agganciato verso l’interno dell’auto e non quello rivolto in direzione della portiera. Nel caso in cui invece nella fila posteriore del veicolo ci sia il solo spazio per due seggiolini non è possibile l’ancoraggio di un terzo.
Il sistema Isofix è parte integrante dell’auto e l’installazione avviene tramite il collegamento dei connettori del seggiolino a quelli presenti nel telaio/carrozzeria collocati tra lo schienale e il pianale del sedile posteriore. A prima vista appaiono come dei piccoli pezzi di tessuto che sporgono dal sedile con la scritta ‘Isofix’. Questo sistema di ritenuta è universale – con le differenti tipologie indicate nella infografica’ e ciò significa che se tutte le vettura nelle quali prevedete di installare il seggiolino hanno Isofix e acquistate un seggiolino con questa modalità, non avrete problemi nel posizionamento.
Il posizionamento tramite le clip Isofix ha il vantaggio che con un solo passaggio è possibile installare e rimuovere il seggiolino facilmente in caso di trasferimento su altra vettura. Inoltre, assicurando il dispositivo anche con le cinture stesse dell’auto, il seggiolino non avrà possibilità di compiere nessun movimento in caso di urto. Se si sceglie anche una tipologia di seggiolino con l’opzione di rotazione, si avrà maggiore facilità anche nel posizionamento del piccolo e anche durante la discesa, spostando verso di voi la struttura portante.
È consigliabile in questo caso, anche per ottimizzare questa caratteristica del seggiolino, installarlo dalla parte del marciapiede, dunque sulla destra, in modo da non creare pericolosità alla discesa e poter avere maggior tempo per sganciare il piccolo.
Non potranno essere più utilizzati da soli. Si tratta di una sorta di cuscini adattatori per la seduta nel sedile posteriore, a partire dai 22 kg, circa 6-7 anni, permettendo al piccolo di sollevarsi di 10-15 cm per ottenere un’altezza adeguata all’utilizzo della cintura di sicurezza dell’auto. I modelli più completi hanno in dotazione anche i braccioli per rendere la seduta più confortevole nell’appoggio delle braccia durante il viaggio oltre a essere un ulteriore protezione verso gli urti laterali.
Il bimbo è assicurato sulle spalle, al petto e al bacino tramite il dispositivo per poter utilizzare la cintura di sicurezza del veicolo. È il caso dei gruppi 2 e 3, che al momento, con l’entrata della nuova normativa, non permettono più di viaggiare solamente con questa tipologia di dispositivi, ma è necessario posizionare anche lo schienale che deve essere regolato in base all’altezza del bimbo.
Le alzatine, i rialzi e i booster fino ai 125 cm di altezza del bimbo non potranno più essere omologate. Le nuove tipologie di seggiolino auto dovranno essere dotate di schienale fino a 125 cm: si tratta dei dispositivi per i bimbi con statura superiore ai 100 cm e di età compreso tra i 3-4 anni. I seggiolini del gruppo 3 sono solitamente abbinati al gruppo 2, che molto spesso coprono il trasporto in auto fino ai 22 kg, oltre che i nuovi modelli hanno in dotazione lo schienale; altre del gruppo 3 partono dai 15 kg fino ai 36 kg, dunque non tutti dai 22.
In commercio esistono seggiolini di questa tipologia che offrono la possibilità di modificare fino a 11 posizioni. Se la vettura è dotata di sistema di sicurezza Isofix, il dispositivo può essere assicurato direttamente all’auto. Verificatene comunque sempre la compatibilità in base all’applicazione della normativa.
Sì, la sicurezza di ritenzione dei seggiolini auto anche se comprendono gli ultimi tre gruppi è accertata dai crash test, proprio perché sono stati creati e studiati per trasformarsi in base alla struttura caratterizzante dei diversi gruppi. Inoltre permettono di regolare le parti più importanti del seggiolino come lo schienale sia in altezza e che nelle differenti posizioni fino a comprendere quella ‘nanna’, i paraurti, le cinturine interne, in modo da essere sempre perfettamente adeguate al peso, alla statura e alle necessità del piccolo. Considerate che questa tipologia di dispositivo può essere installata esclusivamente secondo il senso di marcia della vettura, anche perché il bimbo ha superato l’altezza, l’età (massimo 15 mesi) e il peso per essere allocato in questa posizione.
I seggiolini peri gruppi 1-2-3 hanno la stessa conformazione dei seggiolini suddivisi per gruppi e coprono un arco di tempo che va dai 9 mesi o dai 10-13 kg ai 12 anni circa. Durante questo periodo in cui sarà utilizzato, avrete la possibilità di ‘trasformarlo’ e adeguarlo alle esigenze del bimbo e della normativa. L’unico svantaggio potrebbe però essere solo all’inizio, ovvero nel periodo compreso nel gruppo 1, in quanto in alcuni modelli la poltroncina potrebbe risultare troppo grande – o meglio dire ‘vuota’- per il piccolo, diventando spesso non molto comoda e non avendo l’opzione per reclinarsi, utile sopratutto nella prima fase, quando il bambino in viaggio spesso si addormenta.
Questa problematica però non interessa tutti i bambini, molto dipende dalla statura del vostro piccolo, in considerazione che il seggiolino di questo gruppo può essere completamente adeguato al corpo e all’altezza. Il consiglio è sempre quello di scegliere il modello, la tipologia, la marca, ma anche gli opzionali più confacenti al vostro bambino; fatevi consigliare anche dal rivenditore, e se invece acquistate online, leggete tutte le recensioni ma anche – molto utili – i commenti degli utenti che hanno acquistato lo stesso prodotto.
Esistono inoltre dei modelli di seggiolino auto modulari che ricoprono tutte le categorie dei gruppi limitando anche questa piccola ‘difficoltà’, considerando di spendere un prezzo un po’ più elevato: acquistando questa tipologia di seggiolino, sarà possibile fruire anche della modifica delle posizioni permettendo di reclinare la poltroncina anche nel gruppo 1. Sono comunque dei costi accettabili che vanno dalle 150 euro circa, ma che vi permettano di fruire dello stesso seggiolino fino al termine dell’obbligo di trasporto con questo sistema di ritenuta.
Sì, se l’impatto è stato forte, è necessario cambiare il seggiolino. I materiali plastici hanno subito una deformazione durante la sollecitazione e potrebbero invalidare l’efficacia successiva; allo stesso modo le parti metalliche che hanno assorbito la forza dell’urto, permettendo al bimbo di non farsi male. A prima vista molto spesso non è possibile vedere tutte le deformazioni avute dal dispositivo, ma non ci si deve fidare, in quanto molti danni non sempre possono essere immediatamente verificabili.
Consideriamo inoltre anche le cinture, che possono aver subito un danno a seguito dell’allungamento improvviso e poi al ritorno nella posizione originaria. Tutti i dispositivi di ritenuta sono infatti costituiti da differenti tipi di materiali che devono garantire robustezza ma sopratutto la capacità di deformarsi assorbendo l’energia cinetica del movimento dell’auto e la sollecitazione della frenata e decelerazione durante l’urto. Il polistirolo espanso (EPS) è per esempio il materiale maggiormente utilizzato per le sue elevate prestazioni nell’assorbimento di energia; nelle zone della poltroncina a più alta concentrazione di sforzi è utilizzato il metallo o l’acciaio con una finitura zincata anticorrosione. Le parti dell’imbottitura della poltroncina sono invece costituite da tessuti morbidi ma robusti, spesso in schiuma di poliuretano per permettere una maggiore resistenza della forma della struttura durante il tempo.
Se si è subito un incidente, è dunque consigliabile sostituire il seggiolino e/o farlo ispezionare per verificare l’entità del danno. Quest’ultimo controllo dovrebbe avvenire anche a seguito di un impatto/urto lieve o brusca frenata, o almeno è consigliabile per verificare che i materiali e le strutture di supporto del dispositivo non abbiamo cambiato conformazione, abbiano preso una forma differente da quella originaria e che ogni parte sia in grado di resistere alle sollecitazioni.
Ultimi modelli di seggiolino auto con un ottimale superamento dei crash test sono i dispositivi con airbag integrato da installare secondo il senso di marcia della vettura. Non sono numerose le aziende che hanno proposto i loro prodotto con questa innovazione, ma tra quelli che abbiamo potuto analizzare, possiamo indicarvi un ‘modello bebé confort’ con omologazione i-Sixe, ovvero che tiene conto come parametro per l’acquisto la statura del bimbo, e con sistema Isofix, piede di appoggio o Top tether per aumentare la stabilità di fissaggio.
L’airbag è un cuscinetto molto piccolo a protezione del collo e del volto e si trova integrato alle cinturine di sicurezza: l’obiettivo è quello di proteggere capo e collo dalle sollecitazioni e dall’urto, andando a creare una barriere contro il movimento avanti e indietro. Non si pensi dunque a un airbag esteso atto a coprire interamente il corpo del bimbo, ma a qualcosa di più adeguato al bambino.
Il seggiolino è dotato di una cartuccia di anidride carbonica, che in caso di impatto/urto, frenata gonfia l’airbag con aria fredda. L’airbag si attiva anche a bassa velocità e una volta rilevato l’urto impiega circa un secondo per gonfiarsi; a seguito si sgonfia molto velocemente per evitare il rischio soffocamento del bimbo.
Questi primi modelli di seggiolino auto con airbag integrato presentano anche alcuni optional come per esempio il sistema di rotazione a 360° che consente di facilitare la seduta sulla poltroncina e la presa del bimbo alla discesa, rivolgendo la struttura verso di voi. Se la vostra auto non è dotata di sistema Isofix nel posto centrale, ma solo nei sedile laterali è buona regola installare il seggiolino nel sedile posteriore destro in modo da ridurre le percentuali di dinamiche di impatti verso la parte del guidatore e sulla strada, facilitare la discesa, essendo la parte del marciapiede. Inoltre l’aggancio laterale permette di fruire anche degli airbag laterali dell’auto.
Si consideri che ‘alcuni modelli’ possono essere anche agganciati nel verso contrario di marcia fino a 87 cm, circa 24 mesi, modificando il senso di marcia ruotando semplicemente la struttura del dispositivo. In questa posizione il bimbo può viaggiare fino ai 105 cm, ovvero fino ai 4 anni. In caso di urto e forte impatto, l’airbag si apre proteggendo il piccolo dalle sollecitazioni e da eventuali oggetti che potrebbero spostarsi nella vettura andando a colpire il bimbo. Si consideri che per la maggiore i crash test analizzano sopratutto lo spostamento dei corpi che all’interno dell’abitacolo potrebbero spostarsi; l’intrusione di una parte auto nella zona laterale della vettura. Gli airbag del veicolo potrebbero non bastare a proteggere il piccolo, che nel suo seggiolino potrà fruire di un sistema integrato.
In relazione ai risultati presentati dalla casa produttrice dei primi modelli di seggiolino con airbag integrato, l’innovazione potrebbe aumentare fino al 55% in più la protezione del collo e del 25% quella del capo. Il costo è di 649/650 euro.
Sembrerà strano, ma anche i seggiolini auto hanno una scadenza. Molti modelli di dispositivi di ritenuta nell’etichetta presentano una data dopo la quale non si deve più utilizzare il prodotto. Si tratta di una misura cautelativa nei confronti di dispositivi dei quali non si possono conoscere le condizioni di utilizzo e manutenzione. Materiali di fabbricazione come la plastica si deteriorano; l’esposizione al sole, all’umidità, al freddo provocano nell’arco di un lungo tempo delle deformazione e delle modifiche nella struttura originaria del dispositivo.
Durante un impatto, l’intera struttura del seggiolino deve fruire di tutte le forze specifiche del materiale del quale è costituito per attutire l’impatto e scaricarlo su di sé e non sull’occupante. Se i materiali sono deteriorati non hanno la stessa percentuale di resistenza riducendo la sicurezza del piccolo. Si consiglia per questo motivo di tenere il seggiolino in ambienti asciutti e caldi e di minimizzare l’esposizione al sole nei periodi in cui il prodotto non viene utilizzato.
Compatibilità auto
L’etichetta nel prodotto è obbligatoria e deve contenere tutte le informazioni utili per individuare il modello compatibile con la propria auto. Nell’infografica troverete:
- ECE R44/03 normativa di seggiolini ancora valevoli nel loro utilizzo nell’auto ma non può prodotti
- ECE R44/04 versione attuale in relazione ai 5 Gruppi che coprono dalla nascita ai 36 kg con forme e modalità di installazione differenti
- ECE R129 o UN R129 ultima sigla di omologazione per il Gruppo 0+ e Gruppo 1 per i bambini fino ai 105 cm – indicativamente fino ai 4 anni.
- In alternativa potreste trovare anche le sigle abbreviate di UN e ECE
Si tratta della modalità di allaccio del seggiolino alla vostra auto. Lo troverete nel libretto di istruzioni indicando anche come agganciale il dispositivo al sedile del veicolo, se con le cinture di sicurezza della macchina stessa o gli strumenti disposti nell’auto. Nel dettaglio, potrete trovare:
- ECE R44/04, Universale, con aggancio tramite cinture di sicurezza dell’auto
- Isofix Universale, allaccio tramite agganci Isofix e Top Tether che costituiscono altri sistemi di sicurezza per assicurare lo schienale e l’intera struttura del seggiolino all’auto
- Semi-universale, aggancio tramite cinture di sicurezza e componenti aggiuntivi come basi o piede di supporto
- Specifico: il dispositivo è stato creato per essere installato esclusivamente in quella tipologia di vettura.
- I-Size con installazione tramite cinture di sicurezza dell’auto e con verso contrario al senso di marcia.
In sintesi, il seggiolino deve essere SEMPRE omologato, non solo per non incorrere in sanzioni perché ne vale la sicurezza dell vostro bimbo in auto. Molto spesso ci si lascia ammaliare dai costi bassi senza verificare realmente se i dispositivi rispettino il regolamento in vigore o se questi siano realmente sicuri e testati. Un seggiolino omologato deve necessariamente avere nella sua etichetta una di queste 3 sigle e, se non dovesse averne nessuna di questa tre, significa che la tipologia di seggiolino è vecchia, non rispetta il regolamento e deve essere quanto prima cambiata:
- ECE R44-03
- ECE R44
- ECE R44-02
In Italia è il CSI di Milano che si occupa del riconoscimento della conformità dei dispositivi di ritenuta auto. Per ottenerla è necessario che il produttore sottoponga il prodotto al vaglio dell’ente che ne conferma l’adeguatezza e rilascia la certificazione.
Le prove a cui viene sottoposto il dispositivo sono statiche e dinamiche: si tratta dei crash test utilizzati per analizzare le diverse tipologie di seggiolino auto in base a diversi parametri di resistenza agli urti, alla reazione e ai suoi componenti e materiali di fabbricazione come cinture, tessuti, regolazione delle diverse parti della su struttura (poltroncina e imbottitura).
È importante sottolineare come la normativa ECE R44/04 non non valuti le reazioni del dispositivo agli impatti laterali, dati forniti invece dalla UN/ECE R129 i-Size che attualmente affianca ma non sostituisce la ECE R44/04.
Nel dettaglio, l’i-Size ha introdotto dei particolari requisiti tecnici da superare durante i crash test per ottenere l’omologazione, che simulano un impatto laterale con l’intrusione della portiera all’interno dell’abitacolo. Con le precedenti normative, le prove dinamiche sui seggiolini si limitavano all’analisi delle reazioni durante un impatto frontale e posteriore, escludendo impatti e urti laterali, che invece, in relazione alle statiche sulle dinamiche dei sinistri, sono tra i più frequenti.
No, il seggiolino auto deve essere compatibile con il veicolo, per due motivazioni fondamentali. La prima è l’invalidazione della sicurezza del bimbo durante il trasporto auto; la seconda è che il sistema di aggancio, oltre alla possibilità di non poter effettivamente essere assicurato alla vettura, potrebbe non reggere un urto, un impatto, ma anche una semplice frenata.
In ultima fase, non certo per importanza, ma sicuramente in questo caso secondaria, è la violazione della normativa in materia di trasporto dei bambini in auto. Se si hanno due auto con sistemi di allaccio dei dispositivi differenti, è necessario acquistare due seggiolini, o evitare di utilizzare quella vettura per l’istallazione del dispositivo.
Difficile sbagliare l’acquisto del vostro primo seggiolino se osservate alcune semplici indicazioni:
- presentatevi sempre dal commerciante con il libretto delle istruzioni dell’auto
- tenete sempre in considerazione il peso, l’età, l’altezza del piccolo al momento del vostro acquisto, non pensate mai al futuro
- pensate sempre alla tipologia di seggiolino che vi serve, ma solo se state acquistando tra una navicella e un ovetto, in cui vi è differenza tra peso e installazione. L’ovetto permette il posizionamento anche in senso contrario di marcia, la navicella no
- verificate sempre nell’infografica, l’etichetta del seggiolino che state acquistando, che tutto sia corrispondente (auto e bimbo)
- ricordate di richiedere anche gli strumenti di aggancio, che non sempre sono in dotazione, come il Top tethet, piede di aggancio, etc.
- non fatevi ammaliare dal prezzo
- solo dopo che tutte queste informazioni sono corrispondenti, scegliete le caratteristiche opzionali
Lo stesso procedimento vale anche se acquistate dal web, salvo il fatto che non potete presentare il libretto delle istruzioni al rivenditore, dunque dovrete verificare nel info e descrizione del prodotto la perfetta corrispondenza tra auto e il vostro bimbo.
Ormai acquistare dal web è come acquistare da un rivenditore faccia a faccia, basta solo seguire le indicazioni per la scelta del seggiolino che vi occorre in relazione alla vostra auto e al bimbo al momento della scelta. Molto spesso sul web si trovano anche delle offerte, e non si intende che i dispositivi siano meno sicuri o efficaci, ma il prezzo ridotto è dato solo dalla modalità di acquisto in line.
Molte fabbriche rinomate di seggiolini auto vendono i loro prodotti anche sui loro siti ufficiali, motivo per cui la sicurezza di acquisto è certificata. Naturalmente è necessario verificare con maggiore attenzione tutti i particolari delle descrizioni del prodotto e se non si è sicuri, anche telefonare, contattare i rivenditore o utilizzare la chat che alcuni siti dispongono; in alcuni è anche possibile fare delle domande, leggere le recensioni e avere delle risposte dagli utenti.
Un aiuto ci viene inoltre dai risultati dei crash test, che annualmente pubblicano i dati delle tipologie di seggiolini più sicuri, testati proprio nelle simulazioni di urti e impatti sulle diverse tipologie di auto, sistemi di aggancio e modelli di dispositivi suddivisi per età; si prendono in considerazione le diverse marche, molto spesso i modelli di nuova fabbricazione; vengono poi stese delle classifiche. È interessante anche dare un’occhiata a questi dati, se vi state preparando ad un primo acquisto.
Costi
Affidarsi a una buona marca per la sicurezza in auto del proprio bambino riduce il rischio di ferimenti oltre alla scelta adeguata in relazione al peso e all’età; anche l’installazione gioca un ruolo fondamentale nel perfetto funzionamento del dispositivo, e, in relazione a un costo che parte dalle 70 euro alle 400, è ancora possibile risparmiare, o meglio investire con delle scelte di acquisto intelligente.
Per i Gruppi 0 e 0+ non vi sono molte possibilità di risparmiare, almeno che non si scelga il trio che comprende l’ovetto, la navicella e il passeggino, ma il prezzo è comunque similare all’acquisto separato dei prodotti e va dalle 120 euro alle 300 euro, per poi salire se scegliete i modelli con tessuti traspiranti, colorati o con la rotazione per la discesa con costi indicativi dalle 220 alle 400 euro.
Un valido investimento è però nei gruppi successivi, partendo dall’1 al 3. Esistono infatti in commercio dei dispositivi che permettono di regolare lo schienale e la conformazione del dispositivo per seguire l’altezza del bambino. Il seggiolino infatti deve essere continuamente regolato nell’altezza per fare in modo che le cinture di sicurezza dell’adulto siano allacciate sul corpo e lontane dal collo – cintura troppo alta. I prezzi partono dalle 90-100 euro sul web e nei siti delle case produttrici fino a un massimo di 250-300 euro, in considerazione degli opzional che andrete a scegliere della marca acquistata.
Alcuni modelli di seggiolini del gruppo 1, 2 e 3 che coprono dai 9 ai 36 Kg, per il gruppo 1 è presente in dotazione un sistema di cinture integrato al dispositivo stesso a 3 o 5 punti, mentre per il gruppo 2 e 3 dei rialzi e un sistema di aggancio che sfrutta la cintura di sicurezza del veicolo o – se l’auto è predisposta – il sistema Isofix, viaggiando nel senso di marcia tradizionale. Le cinture previste nel gruppo 1 vengono dunque smontate per seguire la statura dell’occupante e diventare un seggiolino del gruppo 2 con schienale e successivamente del gruppo 3 per escludere lo schienale e sfruttare la sola alzatina. I costi aumentano, ma costituiscono un investimento partendo dalla 150 e fino alle 300 euro.
Ultimo modello in commercio, è il seggiolino con airbag integrato, che aumenta la protezione dagli urti e impatti su capo e collo. Il piccolo può viaggiare in senso contrario di marcia fino agli 87 cm e successivamente nel senso di marcia della vettura fino ai 105. L’airbag è integrato alle cinture del dispositivo, è dotato di omologazione i-Size, che sue la crescita in altezza del piccolo, e ha un sistema di ritenuta Isofix che consente l’allaccio diretto alla carrozzeria dell’auto.
Questo modello di seggiolino, con una sola rotazione consente di modificare il verso di installazione del dispositivo dal senso contrario a senso di marcia della vettura senza sganciarlo per riposizionarlo. In base agli ultimi risultati sulla sicurezza, siamo a una percentuale dal 25-55% di aumento della protezione: il costo è di 649-650 euro.
Il rialzino o anche conosciuto come booster è un’altra valida alternativa in sostituzione dei dispositivi del gruppo 2-3 per bimbi da 15 a 36 Kg. Questo modello di seggiolino ha in dotazione le cinture, e ha la scopo di sollevare il bambino per sfruttare le cinture della vettura. Il prezzo di questo dispositivo è di fascia media, ma al momento è stato sostituito con il seggiolino con schienale obbligatorio, motivo per cui può essere utilizzato solamente se l’auto ha il sistema di ritenuta Isofix in attesa di acquistare un altro dispositivo che rispetto le modifiche della normativa.
La tipologia di seggiolino auto girevole fa parte dei dispositivi adattabili per i gruppi 0-1 che hanno il vantaggio di consentire il passaggio dalla posizione di spalle a quella frontale una volta che il bimbo ha raggiunto i 15 mesi e non può più viaggiare nel senso contrario di marcia nell’ovetto.
È un optional interessante per posizionamento – facilità la seduta e la discesa consentendo di rivolgere la poltroncina verso di noi per la presa del bimbo – ma sopratutto per l’arco di tempo in cui può essere utilizzato. Il prezzo è sicuramente superiore alle tipologie di ritenuta per la copertura dello stesso peso e età, ma costituisce un investimento nel tempo va dalle 150 alle 350-400 euro.
Non è sicuramente una soluzione per risparmiare nel seggiolino auto. Si consideri che al momento dell’acquisto di un prodotto usato non potremo mai essere sicuri dell’integrità del prodotto. Sollecitazioni, impatti, urti ma anche piccole frenate che continuamente durante i nostri viaggi facciamo invalidano l’efficacia e la sicurezza del seggiolino. Il grado di ‘deterioramento’ del dispositivo e delle sue cinture, del sistema di aggancio, non lo sapremo mai acquistandolo usato.
Acquistare un seggiolino usato non è mai l’alternativa migliore per risparmiare: si spenderà un importo comunque consistente per avere in auto un prodotto di cui non ha la certezza della sicurezza.
Proprio per tutte le fasi di crescita, no, ma esistono dei seggiolini che coprono un arco di tempo più lungo rispetto a quelli suddivisi per tipologia, peso e statura.
Si potrebbe decidere di acquistare il dispositivo a partire dalla navicella – dunque escludendo l’ovetto del gruppo 0+ che non si presenta come un dispositivo ‘trasformabile’ – con la classica forma a poltroncina. Si tratta dei modelli adattabili per i gruppi 2+3 e uno dei modelli flessibili per i gruppi 1-2 e 3: hanno un costo più elevato, dalle 150/170 euro, ma coprono un arco di tempo superiore per il trasporto auto del vostro piccolo.
Possono essere ‘modificati’ nella loro struttura: lo schienale è regolabile con più possibilità di posizioni – fino a 11 in moltissimi modelli – le cinture interne al dispositivo possono essere regolate in base al corpo/petto del bambino. La struttura della poltroncina non deve mai essere più grande del corpo del bimbo; le cinture devono perfettamente abbracciare il piccolo, non devono essere tese né larghe, ma tutto il dispositivo deve essere adeguato alla statura e al peso. particolare importanza assume anche la verifica della lunghezza corretta delle cinture del veicolo per assicurare correttamente la struttura portante del seggiolino.
Nell’ultima fase di trasporto del piccolo, permane lo schienale, che nella nuova fase della normativa, è obbligatorio, vietando l’utilizzo dei soli rialzi, alzatine o blooster. In questo caso è molto comodo sia economicamente sia per la possibilità di non dover acquistare un nuovo dispositivo per seguire le diverse fasi delle norme. Le basi e gli adattatori hanno comunque un costo medio che va dalle 80 alle 120 euro.
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